Un'evasione fiscale da capogiro ad Avelino, dove il blitz degli agenti della guardia di finanza ha permesso di smantellare una rete di imprese fraudolente, che hanno sottratto alle casse statali oltre 2 milioni di euro.
Avellino, Napoli, Salerno, Bari, Roma, Forlì e persino Bergamo sono le città coinvolte nella maxi operazione delle fiamme gialle avellinesi. Coinvolti 23 imprenditori, denunciati per aver evaso il fisco con transazioni fittizie.
Il blitz condotto dai finanzieri della tenenza di Baiano è stato coordinato dal colonello Salvatore Minale e ha portato alla luce la vasta emissione di fatture sospette, per un valore totale di oltre 4 milioni di euro.
Secondo quanto appurato dalle fiamme gialle, le imprese finite sotto inchiesta erano inserite fittiziamente tra soggetti comunitari e nazionali ed operavano nel campo del commercio all’ingrosso di materiale ferroso.
Gli agenti hanno raccolto tutta la documentazione, anche bancaria, di tutte le transazioni effettuate dalle imprese, così facendo, sono riusciti a ricostruire l'intera catena dei soggetti coinvolti. Adesso, gli indagati dovranno rispondere delle accuse di reati fiscali, fra cui l'emissione di fatture false.
Proprio in questi giorni si discute del "redditometro", il provvedimento che dovrebbe aiutare nella lotta all'evasione fiscale, ma che ha agitato parecchio le acque al governo. Intervenuto anche il ministro Antonio Tajani, che dichiara: "È uno strumento obsoleto che non risolve i problemi della lotta all’evasione fiscale".