"È una campagna elettorale demenziale". I giri di parole non fanno proprio al caso di Carlo Calenda, soprattutto quando parla dei suoi avversari politici e di come stanno conducendo il percorso di avvicinamento alle Elezioni europee che si svolgeranno il prossimo weekend dell'8 e 9 giugno 2024.
Ne ha per tutti, da Meloni a De Luca, passando per Vannacci e Forza Italia. Un "rumore", come lo definisce, cui contrappone la serietà del modello e dei candidati di Azione.
Per quasi tutti i competitor delle campagne elettorali il fine ultimo sembra essere sempre il banale 'arrivare primi' o, comunque, ottenere un buon piazzamento. Come se fosse una gara sportiva.
Carlo Calenda sembra lontano da questo schema. In una veste quasi da analista che non da esponente effettivamente impegnato nella contesa, esamina la competizione elettorale svolta finora e non si può certo dire che ne sia entusiasta.
Il suo giudizio, decisamente impietoso, arriva da un incontro elettorale svolto a Perugia durante il quale il leader di Azione, dopo essersi augurato "un ottimo risultato" per il suo partito, sembra molto meno ottimista per quello del Paese. Il motivo è il modo in cui i suoi avversari politici hanno condotto la loro campagna elettorale, definita da Calenda "demenziale".
Uno schema demenziale con il quale lo stesso Calenda è stato costretto, in qualche modo, a fare i conti, quando, prendendo spunto da un manifesto della Lega di Matteo Salvini in protesta contro i tappi attaccati alle bottiglie, ha replicato ironicamente con un video sul suo account Instagram.
Ma, al di là delle facili ironie, Calenda a Perugia si dice preoccupato dall'abisso, come lo chiama, che vede intorno, fatto dal "rumore" delle stupidaggini che offuscano le orecchie e il pensiero dai drammi reali che ci sono, come le due guerre in corso.
Da qui l'invito agli elettori a eliminare questo rumore e provare ad ascoltare "un modello diverso", fatto di un programma approfondito e candidati seri e di qualità.
Qualità e serietà contrapposte alla demenzialità promossa dalla politica. La strategia di Carlo Calenda e di Azione è questa. Un tentativo ammirevole e vedremo se gli elettori la seguiranno perché, al di là delle analisi e delle giuste preoccupazioni, tutti alle elezioni, alla fine, corrono per vincere.