Sarebbe una comune storia di cattivi rapporti fra suocera e nuora, quella accaduta a Rimini, se non fosse che la giovane moglie è accusata di lesioni personali e danneggiamento ai danni della donna 48enne. La ragazza 24enne si è persino vendicata pubblicando le foto della suocera su un sito di incontri.
I fatti risalirebbero al 2022, quando una 24enne di origini brasiliane ha cominciato a minacciare ripetutamente la suocera, "rea" di intromettersi troppo nel matrimonio con il figlio. Tuttavia, il culmine della vicenda è arrivato quando la ragazza ha iscritto la donna su un sito d'incontri, pubblicandone le foto e inserendo la didascalia "donna sposata si offre con la massima riservatezza".
L'episodio ha fatto traboccare un vaso già colmo e per questo, oggi 1 giugno 2024, la 24enne è finita a processo davanti alla corte del Tribunale di Rimini. Deve rispondere di lesioni personali, minacce e danneggiamento.
La 24enne aveva accusato la 48enne di non permetterle di vedere la figlia nata dall'unione con il marito, di origine bolognese. Da qui, l'idea dell'e foto della suocera su un'iscrizione della suocera al sito di incontri.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la giovane sudamericana avrebbe agito per ripicca nei confronti della suocera, dopo che quest'ultima si era intromessa nella relazione più volte. Da qui, la decisione di vendicarsi in ogni modo possibile, compreso, appunto, arrivare a minacciare la donna
"Se fai in modo di fare finire la mia relazione con tuo figlio, sei una donna morta" era la frase tipica rivolta alla madre del marito, ma le violenze verbali erano accompagnate anche da violenze fisiche, con sputi e incursioni prepotenti all’interno del suo appartamento.
Stanca di tutto ciò, la donna ha denunciato la giovane, difesa in aula dall'avvocato Gian Vito Califano. Grave l'accusa di lesioni, provocate da uno spintone, al seguito del quale la suocera ha riportato un trauma contusivo alla parete toracica e una prognosi di una settimana. Il prossimo lunedì, 3 giugno, in aula la vittima delle minacce, costituitasi parte civile nel procedimento.
A processo a Brescia, Enrico Zenatti che uccise la suocera Anna Turina. Per il brutale omicidio l'uomo è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Appello bresciana.