Dopo trent'anni dalla scarcerazione di Nelson Mandela, il Sudafrica non ha più fiducia nei confronti del suo ex partito - l'African National Congress (Anc): nelle ultime elezioni tenutesi il 29 maggio 2024 il movimento patriottico ha perso per la prima volta la maggioranza assoluta e ora si parla di dimissioni del presidente Cyril Ramaphosa.
Una prospettiva che secondo i vertici del partito sudafricano non è neanche da prendere in considerazione. Il segretario generale dell'Anc Mbaula ha detto che si lavora per un governo stabile e che la presidenza di Ramaphosa non è a rischio.
Non è in dubbio il risultato delle elezioni generali in Sudafrica, anche perché il 40% è un risultato che consegna alla cronaca l'immagine di un African National Congress ancora dominante, ma il crollo di consensi rispetto alle ultime tornate elettorali è evidente.
Un trend che ormai va avanti da quasi 15 anni. Quando l'African National Congress si presentò alle elezioni del 1994 guidato da Nelson Mandela registrò il 62,65% dei consensi. Negli anni successivi (1999, 2004, 2009) è riuscito sempre a mantenersi tra il 66% e il 69% dei consensi mantenendo di conseguenza un'ampia maggioranza.
Il calo è iniziato nel 2009 quando l'allora leader dell'Anc Zouma ha registrato il 65% dei consensi perdendo tre punti percentuali nelle successive elezioni tenutesi nel 2014. Non è da escludersi che le dimissioni di Zouma nel 2018 dopo le accuse di corruzione possano avere avuto un impatto sui consensi verso l'Anc. Nel 2019, anno dell'elezioni di Ramaphosa, si è registrato il 56% di consensi verso l'ex movimento di Mandela.
Dopo le elezioni tenutesi lo scorso 29 maggio, l'Anc ha registrato solo il 40% delle preferenze perdendo l'ampia maggioranza che aveva mantenuto per trent'anni. Per ora si lavora ad un'alleanza con altre forze politiche e le dimissioni di Ramaphosa non sono neanche considerate dal partito.
Election Results Announcement Ceremony https://t.co/J50QwXTiVy
— Cyril Ramaphosa ?? (@CyrilRamaphosa) June 2, 2024
Un alto funzionario del partito dopo l'ufficializzazione dei risultati delle elezioni ha detto che non saranno prese in considerazioni le richieste di dimissioni per il presidente Ramaphosa. Parole simili arrivano anche dal segretario generale dell'Anc, Fikile Mbalula. Secondo quanto emerge il partito potrebbe essere costretto a una coalizione con esponenti della sinistra radicale o con un gruppo di liberisti. Un dubbio che sarà sciolto solo nei prossimi giorni.
Il principale avversario di Ramaphosa e dell'Anc è l'ex presidente Zouma che guida il partito nazionalista della minoranza zulu 'uMkhonto weSizwe' (MK). L'ex capo di Stato ritiene che Ramaphosa abbia fatto il suo tempo e debba dimettersi.
L'Anc è stato parte fondamentale per la nascita della giovane democrazia sudafricana ma negli ultimi anni ha perso molti consensi a causa della cattiva gestione dello Stato. La povertà e corruzione sono aumentate in Sudafrica portando alla crescita delle disuguaglianze già presenti. L'Anc è spesso accusato di non aver prestato attenzione alle difficoltà del Paese.
Nelle ultime elezioni l'Alleanza Democratica ha registrato il 21,7% dei consensi mentre il partito di Zouma ha raggiunto il 14,7%.