Poteva, forse, essere evitata la tragedia del Natisone? I tre ragazzi, Bianca, Patrizia e Cristian, potevano essere salvati dalla furia della piena del fiume? Sono i dubbi della mamma di Patrizia Cormos, in uno sfogo addolorato dopo la notizia del ritrovamento del corpo della figlia. Domande che hanno portato la Procura di Udine ad aprire un fascicolo per omicidio colposo.
Il lungo e doloroso sfogo della mamma di Patrizia Cormos, riportato dalle pagine del Messaggero Veneto, ha posto l'accento su un particolare - che se fosse vero - aggraverebbe ancora di più la tragedia che si è consumata al Natisone.
La donna, infatti, ha dichiarato che la figlia ha chiamato bene 4 volte il numero unico di emergenza del 112. A confermare l'informazione anche il procuratore di Udine, Massimo Lia, che ha aggiunto, inoltre, che l'ultima delle telefonate non ha mai avuto risposta.
Per la madre, però, è ancora più profondo lo strazio:
Nonostante le parole della donna siano più che legittime, è pur vero che data la potenza delle correnti, chiunque tentasse di salvare i ragazzi sarebbe finito trascinato via con loro. La Procura di Udine, però, ha deciso di avviare le indagini per omicidio colposo e vagliare tutte le prove e gli elementi della vicenda.
Queste le parole della madre di Patrizia, che ricorda la figlia morta lo scorso venerdì 31 maggio 2024. La giovane 20enne aveva appena sostenuto un esame all'Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine e aveva deciso di festeggiare con un po' d'aria fresca insieme agli amici Bianca e Cristian.
Ha raccontato la madre, rivivendo le ultime parole di Patizia prima della tragedia.
Il procuratore Massimo Lia ha tenuto una conferenza stampa per rispondere alle domande relative alla vicenda del Natisone e verificare se i soccorsi e le modalità di salvataggio siano stati eseguiti correttamente e nei tempi previsti:
Da chiarire, inoltre, come mai la giovane 20enne abbia dovuto chiamare 4 volte il 112 prima di ottenere risposta e cosa sia accaduto nel lasso di tempo fra una telefonata e l'altra: