"Fuffa" fatta senza investimenti e che non tiene conto dell'emergenza. Si potrebbero riassumere così le reazioni al decreto legge sulle liste di attesa approvato dal Consiglio dei Ministri. Dal Pd al M5S fino ad Avs, tutta l'opposizione si scaglia contro il testo varato dall'esecutivo, denunciando l'inadeguatezza del governo sul tema dell'emergenza sanitaria.
Nonostante la soddisfazione del governo, espressa in conferenza stampa dallo stesso ministro della Salute Schillaci, il decreto legge per l'abbattimento delle liste di attesa approvato oggi, 4 giugno 2024, dal Consiglio dei Ministri, non piace affatto alle opposizioni che esprimono in ordine sparso le loro durissime reazioni al testo.
In prima linea il Partito democratico, che ha fatto della battaglia per la sanità pubblica il centro nevralgico della propria azione politica contro l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Da Trinitapoli, in Puglia, dove si trova per un appuntamento elettorale in vista delle imminenti Europee, Elly Schlein attacca l'iniziativa del governo, presentata a pochi giorni dal voto europeo, definendola "fuffa" perché fatta senza investimenti che, invece, ritiene fondamentali, in primo luogo per lo sblocco delle assunzioni del personale sanitario.
La segretaria sfida nuovamente, quindi, il governo a calendarizzare e discutere la sua proposta di legge in Parlamento "che chiede più risorse alla sanità pubblica e un piano straordinario di assunzioni".
Non molto diversi i toni in casa Movimento 5 Stelle, espressi in una nota congiunta dei Parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.
Anche per i Pentastellati il nodo problematico del decreto è l'assenza "di risorse e di urgenza", che porta a un decreto che si traduce in "un mero spot elettorale in vista delle Europee" di un governo sempre più impegnato "a calpestare la sanità pubblica e il Servizio sanitario nazionale".
Una catastrofe per i cittadini costretti ad affrontare i tempi interminabili delle liste di attesa.
Infine, anche Alleanza Verdi Sinistra accusa l'esecutivo di utilizzare l'emergenza sanitaria come mossa propagandistica per rimediare qualche voto in più in vista delle Elezioni europee.
Il capogruppo di Avs, Peppe De Cristofaro, parla chiaramente di "un provvedimento truffa e acchiappavoti" che non fa altro che favorire la sanità privata, e torna a battere sulla questione degli investimenti assenti.