Giorgia Meloni ha vinto, ma, non ha stravinto e dovrebbe fare attenzione alla 'rimonta' di Elly Schlein. Matteo Salvini ha portato a casa un poco onorevole 0-0 e Alleanza Verdi e Sinistra è riuscito con la "bandiera emotiva Salis" a sfuggire alla morsa della polarizzazione mediatica voluta dalla Premier. Morsa mediatica che ha schiacciato, invece, il terzo polo di Azione e Stati Uniti d’Europa, i partiti minori come Pace, Terra Dignità e soprattutto il Movimento 5 Stelle, uscito molto ridimensionato da queste elezioni.
E’ l’analisi del voto dell’8 e 9 giugno del giornalista e leader di Pace, Terra, Dignità, Michele Santoro che alle Elezioni Europee 2024 ha debuttato con il 2,21% e ha raccolto circa 520mila preferenze.
Se Giorgia Meloni decide di polarizzare lo scontro politico - anche se del tutto involontariamente - finisce per penalizzare tutte le altre forze che non rientrano nel suo schema, quello delle due regine che si affrontano sul terreno della politica italiana. Adesso dovrà stare un po' più attenta, però, perché se continua così magari Elly Schlein la supera pure. Dovrà cambiare un po' strategia, forse si aspettava di stravincere: ha vinto ma non ha stravinto e quindi dovrà essere più prudente."
ha spiegato Santoro che poi ha aggiunto in esclusiva a Tag24.it:
"E’ chiaro che questa strategia di comunicazione ha penalizzato le altre formazioni: Renzi, Calenda, e anche Pace Terra Dignità. Si è salvato solo Avs perché ha tirato fuori la bandiera Ilaria Salis che è diventata una bandiera emotivamente forte e quindi ha tolto il partito da questo mucchio. Il Movimento 5 Stelle è quello che ne ha subito i colpi maggiori.
D: Come commenta il risultato di Pace, Terra, Dignità alle Elezioni Europee?
R: Il nostro risultato è buono, forse un pochino sotto le mie aspettative perché il mio obiettivo era il 3%, però sono più di 520mila voti e con moltissime preferenze per quanto mi riguarda. Il risultato non si può considerare per niente male.
Un buon risultato nonostante un’ostracismo totale da parte dei mezzi di comunicazione più importanti e dei giornali più importanti. La censura è stata totale.
D: La campagna elettorale è stata evidentemente caratterizzata dal dualismo tra Meloni e Schlein, secondo lei chi delle due è stata più brava?
R: Escono entrambe molto bene dalle elezioni. Penso che questa polarizzazione Meloni-Schlein l’abbia imposta Giorgia Meloni che pensava di riuscire a trarne il maggior profitto. Indubbiamente ne ha tratto un profitto personale, ma in qualche modo ha rafforzato anche i suoi antagonisti perché da questo voto escono molto forti sia Elly Schlein sia Alleanza Verdi e Sinistra che, in realtà, sono un appoggio esterno del Pd. Direi che questo blocco si è molto rafforzato ed è l’unico che guadagna voti. Anche Meloni, che ha preso percentuali molto alte, in realtà ha perso molti voti mentre il PD li ha guadagnati, come li ha guadagnati in maniera molto consistente anche AVS.
Sul successo di AVS alle Elezioni, Santoro ha, poi, sottolineato anche il peso avuto dalla scelta di candidare Ilaria Salis.
"La candidatura di Ilaria Salis è stata molto enfatizzata anche in chiave anti Pace, Terra Dignità. Io non ho mai visto per una lista di minoranza tanto spazio all’interno dei telegiornali maggiori. Ha creato una corrente favorevole nell’opinione pubblica e io stesso sono contento che sia stata eletta. La cosa ha funzionato e ciò ha fatto sì che in questo momento sia Pd che AVS abbiano il pallino in mano e possano decidere come giocarlo.
D: In prospettiva futura, quali sono i partiti con cui Pace Terra e Dignità potrebbe aprire un dialogo?
R: Bisogna vedere cosa farà il Movimento 5 Stelle. Ha subito un colpo durissimo da queste elezioni, ha perso 2 milioni di voti e immagino che si apra un dibattito nel partito per capire cosa fare, ma se il M5S decidesse di aprirsi, noi siamo molto favorevoli ad intrecciare un dialogo con Conte e con i rappresentati Cinquestelle. Sono quelli più vicini a noi, contrari all’invio di armi in Ucraina.
D: E con il blocco Pd-Avs?
R: Fino ad oggi non hanno fatto praticamente niente sul terreno della guerra. Sono stati inerti, hanno subito quelli che erano gli andamenti della guerra, adesso hanno una responsabilità vediamo come la gestiranno. Personalmente se loro si aprono ad un dibattito, cominciano a fare un movimento per la pace, è chiaro che il nostro lavoro può diventare anche culturale perché si copre un vuoto politico che c’è su questo terreno. Noi ci consideriamo un movimento che parla con tutti per riuscire a rimettere la pace al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Per la pace non smetteremo mai di batterci.
D: Si aspettava il tracollo dell’ex Terzo Polo?
R: Il tracollo dell'ex Terzo Polo è un effetto della polarizzazione di cui parlavamo prima, perchè purtroppo il Terzo Polo nelle piazze trova poca gente. A giudicare dalle piazze noi saremmo il terzo partito italiano. In questo momento, purtroppo, abbiamo un sistema informativo italiano particolarmente uniforme come non era mai stato.
D: Allora Tele Meloni esiste?
R: Non è solo il problema di Tele Meloni, è che abbiamo un sistema tendenzialmente votato alla conservazione degli equilibri esistenti, quindi, che non fa solo gli interessi della Meloni, ma anche degli altri partiti che fanno parte di questo orizzonte.
D: La Lega ha calato l’asso Roberto Vannacci, ma forse l’effetto non è stato all’altezza delle aspettative?
R: Difficile dirlo perché non so quanto ha portato, quanto ne ha ricavato personalmente Vannacci e quanto, invece, ha perso la Lega rispetto alle sue caratteristiche originarie. Tutto sommato, però, hanno portato a casa uno zero a zero, poco onorevole ma nemmeno devastante, che consente a Matteo Salvini di continuare. Più che un asso per me, Vannacci è più un due alla briscola, è il nulla cosmico che piace agli italiani che ogni tanto si innamorano di questi personaggi che riproducono la galleria dei soggetti di Alberto Sordi.
D: Una previsione sulle future alleanze in Europa: alla fine il Ppe si volterà a destra o a sinistra?
R: Diciamo che i socialdemocratici sono usciti piuttosto indeboliti dalle elezioni, quindi, Ursula von der Leyen che sembrava arrivare all’appuntamento poco in forma, in questo momento forse ha qualche carta da spendere in più. Credo che ci sia una discussione aperta con i Verdi, ma non è per niente facile. Lo sbarramento nei confronti della Meloni è stato dichiarato, quindi la strada principale è quella di coinvolgere i Verdi. Vediamo cosa succede, bisogna capire anche se la candidatura di Ursula von der Leyen viene superata da un’altra candidatura che magari riesce ad essere più convincente. Per me ci sono cose più importanti in questo momento.
D: Quali sono?
R: La cosa più importante è la guerra e cosa farà l’Europa a riguardo. Se non risolviamo il problema di questa guerra nel cuore dell’Europa tutto il resto sono sciocchezze. L’Europa diventa insignificante.