Tensioni, accuse urlate tra i banche del Parlamento, fino a un improbabile 'derby' tra chi sventola il tricolore da una parte e chi canta l'inno di Mameli dall'altra. Questo lo spettacolo offerto oggi, 13 giugno 2024, dalla politica italiana, con il M5S che occupa l'aula del Senato in segno di protesta dopo la rissa di ieri alla Camera, scatenata dall'aggressione al deputato Cinquestelle Leonardo Donno.
Non si placano e, anzi, sembrano aggravarsi le tensioni e le polemiche tra maggioranza e opposizione dopo lo scontro fisico avvenuto ieri alla Camera, mentre si discuteva della riforma dell'autonomia differenziata.
Oggi, infatti, i senatori del Movimento 5 Stelle hanno organizzato un'azione di protesta al Senato, contro quella che ritengono una vera e propria aggressione fisica subita ieri dal loro collega di partito, il deputato Leonardo Donno.
Al termine dell'intervento del capogruppo Cinquestelle, Stefano Patuanelli, i senatori hanno innalzato dei cartelli con il tricolore, abbandonando i loro scranni per riversarsi al centro dell'Aula. a questa mossa ha fatto subito seguito quella dei senatori di maggioranza, che hanno iniziato a intonare l'inno di Mameli.
Una situazione che, come documenta il video in basso, non ha permesso di proseguire la discussione, costringendo la presidente di turno Licia Ronzulli a interrompere i lavori.
Che la vicenda non sia destinata a concludersi in tempi brevi lo conferma anche Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra.
Raggiunto dai cronisti, tra cui l'inviato di TAG24 Michele Lilla, il deputato si presenta scuro in volto e accigliato, passando all'attacco delle ricostruzioni che giudica non veritiere sui fatti di ieri, a partire da quella che parla di generica rissa e non di aggressione al deputato Donno.
Nega, Bonelli, che ci sia stata una provocazione da parte dell'opposizione ("Cantare l'inno d'Italia e 'Bella ciao' non è una provocazione"), replicando che la provocazione è arrivata da coloro che hanno fatto il simbolo della Decima Mas. Su questo, il deputato sottolinea quello che ai suoi occhi è il vero problema dell'attuale Parlamento, rappresentato da chi non ha ancora fatto i conti con la Storia e non riesce a condannare il fascismo. Persone, sottolinea l'esponente di Avs, che sono in Parlamento proprio grazie alla lotta di Liberazione dei partigiani.
Bonelli conclude promettendo battaglia:
Battaglia che sembra determinato a raccogliere Andrea Crippa, vicesegretario federale della Lega.
L'esponente leghista non solo respinge le accuse al mittente ma ne approfitta per lanciare una 'stoccata' al Movimento 5 Stelle, che sfogherebbe in questo modo la propria delusione per i risultati delle Elezioni europee. Crippa attacca, poi, proprio Leonardo Donno, il deputato Cinquestelle aggredito, a suo dire il vero provocatore della vicenda:
Crippa definisce una provocazione anche l'aver intonato "Bella ciao" in Aula e, quando una giornalista gli chiede se non siano un 'gestaccio' e una provocazione fare il simbolo della Decima Mas, ecco come risponde il vicesegretario:
L'opposizione, però, continua a denunciare il clima creato dal governo, che richiama echi del peggior passato della storia italiana.
E così, Ettore Licheri, senatore del Movimento 5 Stelle, dice chiaramente ai cronisti, tra cui Lorenzo Brancati di TAG24, che l'opposizione non resterà a guardare e continuerà la propria lotta, inaugurata oggi con l'occupazione del Senato. Lo dice, Licheri, citando emblematicamente il famigerato 'discorso del bivacco', tenuto da Benito Mussolini il 16 novembre 1922:
Anche Giuseppe De Cristofaro, senatore di Avs, è sulla stessa linea denunciando quanto faccia impressione che il ritorno a forme di violenza fisiche avvengano proprio nei giorni del centenario dell'omicidio di Giacomo Matteotti, assassinato dalle camicie nere fasciste.
Inoltre, a proposito di provocazioni, De Cristofaro spiega come sia stato l'atteggiamento dell'esecutivo sulla discussione in Aula a provocare i primi malumori:
Dal governo, però, si continua a fare quadrato sulla vicenda, respingendo le ricostruzioni dell'opposizione. Anzi, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, passa all'attacco, contestando l'occupazione del Senato portata avanti dagli esponenti del M5S.
A chi gli contesta che l'azione di oggi è una conseguenza di quanto avvenuto ieri alla Camera, Il senatore di Forza Italia replica che mettersi sullo stesso piano "non è un'idea intelligentissima".
Dove il ministro appare molto meno risoluto e, anzi, un po' tentennante, è sul gesto della Decima Mas che avrebbero fatto alcuni esponenti della maggioranza:
Infine, il senatore della Lega, Massimiliano Romeo prova a gettare acqua sul fuoco, lasciando le valutazioni al 'Var' della Camera, per accertare le responsabilità di quanto accaduto e smorzando i toni su quanto successo al Senato:
Sul rischio 'brutta figura' nei giorni del G7, Romeo, andandosene, non ne vuole sentir parlare: "Ma che c'entra il G7?!".