16 Jun, 2024 - 10:31

Pierina Paganelli uccisa a Rimini, verso nuovi interrogatori in attesa degli accertamenti sui reperti

Pierina Paganelli uccisa a Rimini, verso nuovi interrogatori in attesa degli accertamenti sui reperti

Potrebbe essere finalmente vicino ad una svolta il caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa in via del Ciclamino, a Rimini, la sera del 3 ottobre scorso. Dopo l'iscrizione del nome del vicino di casa Louis Dassilva nel registro degli indagati per omicidio, gli inquirenti si starebbero preparando - in attesa di compiere degli accertamenti sui reperti rinvenuti sulla scena del crimine - a una serie di nuovi interrogatori. Lo riporta il Resto del Carlino.

Omicidio Pierina Paganelli, verso nuovi interrogatori: ecco perché

L'intenzione di chi indaga sarebbe quella di raccogliere ulteriori informazioni sui protagonisti del giallo: oltre al 35enne indagato e alla moglie Valeria Bartolucci - che gli ha fornito un alibi -, la nuora della vittima, Manuela Bianchi e il fratello Loris.

Saranno di nuovo ascoltate, dunque, persone non direttamente coinvolte nel caso, che potrebbero però aiutare gli inquirenti a fare luce sulle ultime ore di vita dell'anziana, trovata morta la mattina del 4 ottobre scorso nei pressi del garage dello stabile di via del Ciclamino.

Per gli accertamenti sui reperti rinvenuti sulla scena del crimine bisognerà aspettare, infatti, la richiesta, da parte della difesa di Dassilva - di cui fa parte, come consulente, anche Roberta Bruzzone -, di un incidente probatorio. La sensazione è che le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Daniele Paci, siano finalmente vicine ad una svolta.

Al setaccio gli alibi dei protagonisti del giallo

Le nuove testimonianze potrebbero servire, sempre secondo il Carlino, a scandagliare gli alibi dei sospettati. Quello di Louis è il seguente: la sera dell'omicidio, il 3 ottobre, sarebbe rimasto in casa - perché ancora dolorante a causa di un incidente in moto avuto il giorno precedente - a guardare un film insieme alla moglie.

Valeria Bartolucci lo ha confermato, sostenendo di essere convinta dell'innocenza del marito: fatto sta che, per sua stessa ammissione, all'ora del delitto, tra le 22.10 e le 22.15, si trovava in camera da letto e (anche se avrebbe dovuto sentirlo, nel caso uscisse) non era più in salotto insieme al 35enne. Manuela e Loris Bianchi hanno raccontato di aver trascorso la serata a casa della prima, sullo stesso pianerottolo di quella di Louis, insieme alla figlia 16enne, la nipote di Pierina.

A testimoniarlo, secondo loro, ci sarebbero delle foto scattate dopo le 22 proprio all'interno dell'appartamento. È possibile che stiano mentendo?, ci si chiede. Ad uccidere l'anziana, secondo le ricostruzioni, sarebbe stato qualcuno che conosceva lei e le sue abitudini: sapeva, cioè, che sarebbe rincasata a quell'ora dopo aver partecipato a un incontro dei Testimoni dei Geova.

Ed è probabile che l'avesse con lei, che addirittura la odiasse: perché, altrimenti, le si sarebbe scagliato contro con tanta violenza? L'autopsia ha stabilito che la 78enne morì dopo essere stata colpita con 27 coltellate. Aveva scoperto qualcosa che altri avrebbero voluto restasse un segreto? Al momento non si hanno certezze.

Il punto di vista dei figli della vittima

I figli della vittima sono convinti che presto si arriverà alla verità. "Abbiamo la sensazione che manchi poco ad avere delle risposte e che quelle risposte saranno ben motivate e ben supportate", ci aveva rivelato l'avvocata Monica Lunedei, che insieme al collega Marco Lunedei li rappresenta. Gli ultimi sviluppi fanno pensare che sia davvero così, che manchi poco alla fine del puzzle.

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Sara D'Aversa
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