Dopo la decisione già presa da capitan Di Lorenzo, che ha già comunicato al presidente De Laurentiis di voler andare via, in casa Napoli è esploso il caso Kvaratskhelia. L'agente e il padre del talento georgiano hanno rilasciato delle dichiarazioni che non lasciano spazio alle interpretazioni, sottolinenando quanto sia importante giocare la Champions. Per qualuno però, si tratta di una strategia di mercato, volta a spingere il club ha firmare il rinnovo di contratto a cifre ancora più alte. Il patron azzurro non intende farsi trovare con le spalle al muro, nè tanto meno cedere. Per ora è impegnato a fare una squadra forte per Conte e per questo si sta impegnando in trattative in entrata. Per commentare il mercato del Napoli, e il caso Kvara, Francesco Patierno, noto regista e da sempre tifoso azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
In casa Napoli qualcosa si muove. Dopo la stagione disastrosa che ha lasciato gli azzurri fuori dalle competizioni europee per la prossima stagione, ora è tempo di ricostruire. La società ha virato su Antonio Conte per aprire un ciclo nuovo e per lanciare un messaggio forte e chiaro alla nostra Serie A. De Laurentiis vuole tornare a lottare per lo scudetto e vuole farlo da subito. Ha scelto un top coach, uno dei migliori d'Europa, per far ritrovare entusiasmo a tutto l'ambiente. Molto passerà però soprattutto dal mercato. Bisognerà risolvere prima di tutto il caso Kvaratskhelia e decidere del futuro di Di Lorenzo. Intanto in entrata si avvicina Rafa Marin e si continua a lavorare su Buongiorno. Per commentare il mercato del Napoli, e il caso Kvara, Francesco Patierno, noto regista e da sempre tifoso azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ripartiamo dall'ufficialità di Antonio Conte, con l'arrivo del mister hai ritrovato l'entusiasmo che avevi totalmente perso per i risultati arrivati nella scorsa stagione?
"Assolutamente sì. Devo dire che parliamo dell'unico allenatore che ha reso possibile questo, non solo a me, ma probabilmente al 90% dei tifosi napoletani. È un nome forte e giusto per tutto ciò che è successo, non solo dal punto di vista tecnico, ma gestionale. All'interno dello spogliatoio c'è stata baruffa e lui è in grado di riportare l'ordine. È uno che può mettere delle regole, che valgono non solo per i giocatori, ma anche per i dirigenti e la società. Conte è uno che fa da rispettare i ruoli ed ha grande carisma. Non è uno che si impone con le urla, e penso che sia la miglior scelta possibile. Questo non vuol dire che rivinceremo immediatamente lo scudetto, perché nel calcio non c'è mai niente di scontato, ma lui ha nel curriculum numeri importanti e la capacità di vincere e creare un gruppo coeso. Trasmette passione".
Molto passerà ovviamente anche dal mercato. Quello con Di Lorenzo è uno strappo che si può ricucire secondo te?
"Purtroppo siamo costretti a commentare tutto quello che succede, leggendo i vari giornali e si capisce ben poco. Quel che è certo è che Di Lorenzo sia sofferente. Era considerato un personaggio tranquillo, ma evidentemente ha avuto enormi problemi all'interno dello spogliatoio e con il presidente. È una situazione molto difficile, ma vedremo cosa riuscirà a fare con te".
Diversa invece la situazione di Kvara. Cosa ti aspetti?
"Credo che nel caso di Kvara sia più che altro questione di soldi. Lui aveva un contratto da rivedere, soprattutto per tutto ciò che ha dimostrato in questi due anni. I mal di pancia dipendono da questo, ma è insopportabile ciò che fanno gli agenti, che sono dei perturbatori dell'ordine, dentro e fuori gli spogliatoi. Sobillano i calciatori e prendono commissioni assurde. Mi chiedo a cosa serva, il giorno prima della partita della Nazionale, far uscire determinate cose in maniera scientifica, tramite un'intervista mirata. La ritengo una cosa a poco furba, anche perché tutti sappiamo come si comporta De Laurentiis di fronte a determinate cose. Il presidente è uno che rispetta sempre i contratti e bisogna stare attenti".
Tu pensi che alla fine Kvara rimarrà?
"Io penso che oggi nel calcio nessuno sia insostituibile. Se Osimhen ad esempio dovesse essere venduto per una cifra che si avvicina alla clausola rescissoria, ce ne faremo una ragione. Lo stesso vale per Kvara. Se dovessero partire entrambi, ci ritroveremmo con 200, 220 milioni, da spendere sul mercato, oltre a quelli che il Napoli ha già in cassa. Questa sarebbe la cosa più importante".
Per il mercato intanto vengono fatti nomi di alto livello, soprattutto in difesa...
"Credo che il Napoli sia l'unica società che ha i soldi per comprare uno come Buongiorno. Si fanno anche i nomi di Hermoso e Marin del Real Madrid. Li ritengo profili davvero interessanti".
Nomi forti anche in caso dovesse partire Osimhen, c'è un attaccante che ti piacerebbe?
"Da quando è andato via Higuain, non abbiamo più avuto un vero e proprio centravanti. Credo che non lo sia neanche Osimhen, per cui non sono mai impazzito. Ha un gioco piuttosto spericolato, e purtroppo troppo spesso è alle prese con infortuni. Lukaku invece mi piacerebbe tantissimo, perché è un centravanti vero e ha grande esperienza nel campionato italiano. L'età è quella che è, ma sono convinto che con Conte tornerebbe a fare numeri importanti".
L'obiettivo è quello di tornare subito in lotta per lo scudetto?
"Abbiamo vinto lo scudetto due anni fa e credo che sulla carta abbiamo una squadra che sia ancora molto forte. Serviva un allenatore in grado di riportare entusiasmo e disciplina e con Antonio Conte è una possibilità".