La nuova variante KP.3 del Covid è sulla bocca di tutti e la sua diffusione preoccupa molte persone. E' davvero così pericolosa e si sta sfociando nel solito allarmismo? L'ondata di contagi sembra allarmare soprattutto la popolazione negli Stati Uniti, dove la diffusione è alle stelle.
Si tratta di una diretta discendente del ceppo JN.1 e rientra nel gruppo di mutazioni del virus che gli scienziati chiamano "FLiRT". Avrebbe una maggiore capacità di trasmissione e sarebbe capace di eludere le difese immunitarie dei vaccinati.
Per capire quali siano i sintomi, la diffusione e il grado di pericolosità della KP. 3 del Covid, Tag24 ha intervistato il Professore e Ricercatore Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico di San Martino di Genova.
D: La variante del Covid KP. 3, nota anche come Flirt, quanto è pericolosa? Ci dobbiamo preoccupare?
R: Pericolosa? No. E’ talmente soft a livello di sintomi che non viene intercettata negli ospedali, ma solamente negli aeroporti. Si parla di una variante. Ha un quadro sintomatologico veramente molto grande e non porta quasi mai ad avere forme impegnative pericolose. E’ una variante altamente contagiosa, come lo sono state tutte le varianti. Da Omicron in poi la preoccupazione direi è pari a zero: questa è l’ennesima variante di cui parliamo ma di cui forse dovremmo parlare un po' meno.
Oggi il Covid francamente rappresenta un’infezione veramente banale, di grande diffusione certo, ma di cui si dovrebbe parlare come una sotto classificazione dei virus che danno il raffreddore. E non so a chi possa interessare, francamente, conoscere i vari tipi di raffreddore.
I sintomi molto blandi e lievi: chi li manifesta oggi non viene sottoposto a tampone. Si procede con il test magari su chi viaggia, per qualche studio epidemiologico. Si tratta per lo più di mal di gola e raffreddore.
D: La preoccupazione su questa nuova variante è arrivata soprattutto dagli Stati Uniti. Perché lì c’è tutto questo allarmismo? La definiscono addirittura una sorvegliata speciale…
R: Gli americani chiamano la KP. 3 del Covid una sorvegliata speciale perché hanno paura, temono che possa evadere l’efficacia dei vaccini, che possa scapparne al controllo. Preoccupa soprattutto la velocità di diffusione, che certamente non è un fattore positivo. Dobbiamo ricordare che le varianti sono problematiche unicamente per la popolazione più fragile. Il virus continua a progredire, nel senso che contagia un maggior numero di persone ma non ne uccide di più.
D: La variante KP.3 del Covid è stata presentata come una di quelle che si diffondono maggiormente in aereo, significa che viaggia facilmente?
R: Non è che si diffonde in aereo, è stata ritrovata nei passeggeri che viaggiavano rientrando dall'Europa. E’ una variante nata in Spagna, poi si è diffusa in altri paesi europei, fino ad arrivare agli Stati Uniti. L’importazione quindi è stata aerea, diciamo.
D: La variante si muove con i viaggiatori: c’è pericolo per quest’estate? Le persone potranno spostarsi serenamente?
R: A me sinceramente oggi preoccupano altre cose oltre il Covid. Mi allarmo di più per la dengue, la chikungunya, il virus Zika, gli streptococchi. La mia preoccupazione in questo momento sta a zero per il Covid.