Per festeggiare l'approvazione dell'Autonomia differenziata, il centrodestra ha mostrato alla Camera dei Deputati le bandiere di varie regioni italiane, da quella lombarda alla calabrese, compresa quella della Serenissima di Venezia. Questo, quasi volendo rispondere all'opposizione che, al contrario, per protestare contro il provvedimento, si è messa a sventolare il Tricolore. Ma perché il provvedimento-bandiera (è proprio il caso di dirlo) della Lega è stato salutato in questo modo?
Per capire il motivo per il quale il centrodestra, Lega in primis, ha deciso di mostrare le bandiere delle singole regioni, rispondendo pan per focaccia a chi, dopo la lunga notte che ha portato alla votazione definitiva dell'Autonomia differenziata, dai banchi dell'opposizione, si è messo a sventolare, invece, il Tricolore, bisogna risalire al 2017. E' stato proprio in quell'anno, infatti, che politicamente ha iniziato a prendere piede l'Autonomia differenziata che oggi ha visto la luce. Il 22 ottobre di quell'anno, si tennero due referendum consultivi in Lombardia e Veneto che si chiusero con un plebiscito per coloro i quali chiedevano più poteri a livello territoriale. Oggi, a coronamento del percorso politico e istituzionale che ha portato a definire l'Autonomia differenziata, per questo i rappresentanti del centrodestra hanno issato i vessilli regionali. Per loro, del resto, non solo le due regioni-locomotiva del Nord, ma anche tutte le altre, avranno l'opportunità di dare più servizi ai cittadini.
Sta di fatto che dall'opposizione, gli attacchi contro l'Autonomia differenziata sono arrivati a testa bassa. Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, l'ha messa così:
Nicola Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana e leader assieme a Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, invece, ha attaccato andando a parare proprio sulle bandiere: