Non tutti, nel centrodestra, festeggiano l'approvazione dell'Autonomia differenziata. Certo, lo fa Matteo Salvini, il leader della Lega che porta a casa un provvedimento-bandiera del Carroccio, tant'è che parla di "giornata storica". Ma il Governatore della Calabria, nonché vicesegretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, ad esempio, si dice amareggiato. Di più: tre deputati azzurri della sua regione si sono rifiutati di votare a favore del ddl Calderoli. Si tratta di Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo.
Chi sono i deputati di FI che non hanno votato l'Autonomia?
Il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto non si è detto affatto soddisfatto dell'approvazione arrivata oggi, 19 giugno 2024, dell'Autonomia differenziata:
Il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato dalla Camera è certamente migliorato grazie soprattutto al lavoro dei ministri di Forza Italia e del segretario nazionale, Antonio Tajani, rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli. Per le materie più importanti, non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Ma, proprio per questa ragione, è poco comprensibile il metodo usato per votare a tappe forzate, rifiutando possibili, ulteriori migliorie, questo provvedimento: così facendo il ddl è sembrato una bandierina di una singola forza politica, in un clima che ha rappresentato questa norma come divisiva in Parlamento e nel Paese"
Il dirigente forzista, quindi, dimostra di non digerire il provvedimento per il quale tanto si è battuta la Lega:
"Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, dove presumibilmente i cittadini prima dell’Autonomia avrebbero preferito avere meno tasse e meno burocrazia, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud"
Secondo Occhiuto, quindi, bisognava avere più pazienza:
"Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: avremmo così avuto l’opportunità di spiegarla meglio nelle Regioni meridionali. Comprendo, quindi, le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto
Ma chi sono i parlamentari calabresi di Forza Italia che non hanno votato l'Autonomia differenziata? Si tratta di Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo. Tutti e tre sono molto vicini al Governatore calabrese nonché vicesegretario di Forza Italia. E tutti e tre ne sposano la linea politica. Col rischio, ora, di aprire una fronda interna al centrodestra e alla stessa Forza Italia.
Cannizzaro, Mangiavalori e Arruzzolo: "Esercitata la libertà di coscienza, regalo di Berlusconi"
Abbiamo deciso di non partecipare ai voti sugli emendamenti e a quello finale sull’autonomia differenziata a Montecitorio perché a nostro avviso il testo del provvedimento avrebbe meritato un ulteriore approfondimento, imprescindibili migliorie, un iter parlamentare più sereno e lineare. Ringraziamo la squadra di governo di Forza Italia e il nostro segretario nazionale Antonio Tajani: con la loro azione il ddl Calderoli è stato in parte riscritto e reso meno indigesto per le Regioni del Sud. Nonostante questo, abbiamo ritenuto insufficienti le garanzie soprattutto in merito alle materie non misurabili con i Lep, che potranno essere subito oggetto di intese tra Stato e Regioni, con probabili fughe in avanti di territori che già oggi vivono una situazione di vantaggio rispetto al Mezzogiorno. Non abbiamo votato la legge per una decisione personale, esercitando la libertà di coscienza che c’è sempre stata in Forza Italia, regalo che abbiamo ereditato dal presidente Berlusconi. L’unità del partito e quella del nostro gruppo parlamentare, saggiamente guidato da Paolo Barelli, non sono messe in alcun modo in discussione.
Lo spiegano in una nota congiunta i deputati calabresi di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo.