Max Verstappen vince, ancora una volta e conquista anche il Gran Premio di Barcellona. Il campione del Mondo è tornato ai suoi massimi livelli e adesso fermarlo diventa complicato un pò per tutti. Peccato per Norris, che spreca una buona occasione. Disastro Ferrari, mai in corsa davvero in questo weekend. Per commentare quanto accaduto nel GP di F1, disputato ieri a Barcellona, Matteo Bobbi, ex pilota automobilistico e commentatore sportivo di Sky, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.
La Formula 1 emoziona ancora una volta e per il secondo weekend consecutivo, dopo la prestazione straordinaria già vista in Canada, Max Verstappen sale sul gradino più alto del podio. L’olandese passa in testa dopo pochi giri, scavalcando prima Norris, in partenza e poi George Russell, in grande stato di forma. Niente da fare per le due Ferrari che si posizionano rispettivamente al quinto posto, Leclerc e al sesto sainz. Per commentare quanto accaduto nel GP di Formula1, disputato ieri a Barcellona, Matteo Bobbi, ex pilota automobilistico e commentatore sportivo di Sky, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.
Max Verstappen ha ricominciato a vincere con continuità, ha ritrovato la forma perfetta?
"Direi proprio di sì. Credo che Barcellona, il Canada, e forse direi anche Imola, siano state le vittorie di Max Verstappen e non esclusivamente della Red Bull. Ovviamente parliamo di un'ottima macchina e un ottimo team, ma ho la forte sensazione che non sia la più veloce del paddock in questo momento. È Max che sta facendo la differenza, e permette alla Red Bull di vincere le gare. Penso che se lo mettessimo su un'altra vettura, tipo McLaren, farebbe gli stessi risultati se non addirittura qualcosa di più".
Effettivamente in Canada ha fatto la gara perfetta, senza alcun tipo di sbavatura...
"Sta dando quel quid in più, anche perché, soprattutto nei momenti critici, ha un'esecuzione perfetta. Lui riesce ad estrarre dalla macchina molto più di quel che ha. Ieri a Barcellona è stato fenomenale con la partenza, ma soprattutto credo sia stato cruciale il sorpasso su Russell. In Canada ci sono stati momenti critici, che hanno messo in ginocchio ogni suo avversario, mentre lui è riuscito sempre ad alzare l'asticella. È il crack assoluto e inavvicinabile".
È ciò che invece sta mancando a Norris, che va forte ma che ieri ha sprecato l'occasione di riuscire a vincere?
"Effettivamente ieri ha avuto l'occasione di vincere, ma credo che non ci sia riuscito per un mix di fattori. La strategia da parte di McLaren non è stata perfetta, così come non le è stata in Canada. Hanno fatto troppi giri fuori nel primo sprint e la partenza non è stata ottimale, non tanto perché ha perso la posizione su Max, che poteva starci, ma perché l'ha persa su Russell e questo ha creato parecchi problemi. Si è trovato in terza posizione da lì è diventato complicato".
Cosa gli manca per diventare grande?
"Penso che sia McLaren, che Lando, debbano ancora lavorare sulla capacità di esecuzione della gara. Hanno tutti gli ingredienti, ma non riescono ancora a cucinare alla perfezione questa ricetta. Questo è ciò che invece accade sempre con Red Bull. Guardate anche i pit stop, sono sempre i più veloci e quando arrivi a quel livello lì, anche semplicemente 2 decimi a Pit Stop, possono fare la differenza".
Hai parlato di strategia, ieri grossi errori anche da parte della Ferrari?
"Probabilmente con Leclerc non sono stati bravi ad ottimizzare e sarebbe dovuto rientrare prima, un po' per lo stesso discorso fatto con Norris. Un po' è stato questo, un po' il contatto con Sainz, che non ha fatto perdere troppo tempo, ma che ha rallentato di almeno un secondo, o un secondo e mezzo. Se sommiamo le due cose, forse avrebbe potuto guadagnare almeno una posizione. Resta il fatto però che per tutto il weekend alla Ferrari sono mancati almeno 2 decimi e mezzo, o forse 3, sia sul Red Bull che su McLaren".
La vittoria di Montecarlo aveva fatto ben sperare tutti gli appassionati, ma nella gara successiva in Canada hanno dovuto ritirare entrambe le macchine. Anche ieri sono andati male, che succede?
"Quella di Monaco è una gara atipica, che non va presa troppo in considerazione. Dà gli stessi punti delle altre piste e tanta gloria, ma poche risposte tecniche perché è una pista troppo lenta. Se guardiamo a tutto l'anno, la Ferrari è stata tra la seconda e la terza forza, ora che è risalita la McLaren, praticamente per tutto il 2024. Il problema è che ora Mercedes si sta avvicinando pericolosamente. In ogni caso parliamo di distacchi molto ridotti, perché la rossa è la terza forza, ma è solo a 2 decimi di distacco dal leader".
Quindi c'è stato un miglioramento rispetto allo scorso anno?
"Assolutamente sì, perché lo scorso anno era la seconda forza ma a 8 decimi di distacco dalla Red Bull. Il gap si è ridotto, questo è evidente, ma c'è ancora tanto da lavorare. Io però colloco McLaren e Red Bull in questo momento, davanti, seppur di poco".