Il recente sondaggio condotto da Euromedia Research, commissionato dall'Osservatorio Politico, ha analizzato l'opinione degli italiani su due temi cruciali: l'autonomia differenziata e il premierato. Questo studio, realizzato il 21 giugno 2024 e pubblicato il 26 giugno 2024, ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana di 18 anni e oltre.
Agli intervistati è stato chiesto se fossero favorevoli o contrari all'autonomia differenziata, una misura che propone una maggiore autonomia per le regioni italiane in determinati settori.
La maggioranza relativa degli italiani è quindi contraria all'autonomia differenziata, sebbene la percentuale dei favorevoli non sia poi così lontana. Resta da decifrare anche la significativa porzione di indecisi, quasi un soggetto su quattro del campione.
Il sondaggio ha anche esaminato l'opinione degli italiani sul premierato, una forma di governo in cui il primo ministro ha maggiori poteri esecutivi.
In questo caso, la maggioranza relativa degli intervistati si è dichiarata contraria al premierato, con un distacco superiore rispetto al sondaggio sopra riportata, rivelando però una elevata percentuale di persone che non ha espresso una posizione definita, anche questa più alta rispetto a quella della rilevazione precedente, segno che indica come sul premierato le posizioni sono da un lato più nette, dall’altro è più alto il tasso di chi non sa o non vuole rispondere, quindi sembra esserci maggiore incertezza.
L'autonomia differenziata, che mira a conferire alle regioni italiane più poteri e responsabilità, trova una moderata opposizione tra gli intervistati. Il 40,6% è contrario, indicando preoccupazioni circa la disomogeneità che questa misura potrebbe creare tra le diverse regioni, soprattutto tra Nord e Mezzogiorno. Tuttavia, il 35% è favorevole, suggerendo un interesse significativo per un modello di governance più decentralizzato.
La proposta di un premierato, che implicherebbe un rafforzamento dei poteri del primo ministro, è vista negativamente dal 43% degli intervistati. Solo il 29,1% si è dichiarato favorevole, mentre un consistente 27,9% non ha espresso un'opinione. Ciò fa riflettere sul fatto che manchi ancora un forte e chiaro dibattito sul premierato, tema che potrebbe beneficiare di una maggiore informazione pubblica per ridurre l'alto tasso di indecisione.
Il sondaggio ha coinvolto la popolazione residente in Italia, composta da individui di età pari o superiore ai 18 anni, indipendentemente dal sesso e dalla condizione sociale. Secondo i dati ISTAT del 2023, la popolazione di riferimento ammonta a 49.786.127 persone.
L'indagine ha coperto l'intero territorio nazionale. È stato utilizzato un campione casuale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, livello di istruzione, area geografica di residenza e dimensione del comune di residenza. Questo metodo garantisce che i risultati siano rappresentativi dell'intera popolazione italiana.
Le informazioni sono state raccolte utilizzando una combinazione di metodologie: C.A.T.I. (Computer-Assisted Telephone Interviewing), C.A.M.I. (Computer-Assisted Mobile Interviewing) e C.A.W.I. (Computer-Assisted Web Interviewing). Queste tecniche permettono di ottenere dati accurati e di alta qualità.
Il campione totale intervistato è composto da 1.000 persone, con un margine di errore del ±3,1% a un livello di confidenza del 95%. Sono stati effettuati 2.245 contatti totali, dei quali 1.245 non hanno risposto o hanno rifiutato di partecipare all'intervista.
Il sondaggio Euromedia Research del 21 giugno 2024 ha analizzato le opinioni degli italiani su autonomia differenziata e premierato. Condotto su un campione rappresentativo di 1.000 persone, ha rilevato che il 35% è favorevole all'autonomia differenziata, il 40,6% è contrario e il 24,4% indeciso. Per quanto riguarda il premierato, il 29,1% è favorevole, il 43% contrario e il 27,9% indeciso. L'indagine ha utilizzato metodologie C.A.T.I., C.A.M.I. e C.A.W.I. e ha un margine di errore del ±3,1%.