La Fiorentina ha deciso di ripartire da Palladino per la prossima stagione. Un tecnico giovane, con le idee chiare e che ha entusiasmo da vendere. Per crescere ancora, rispetto a quanto fatto già da Italiano, servirà però qualche acquisto mirato. Per commentare il mercato della Fiorentina e i nomi accostati alla viola in questi giorni, a partire da Zaniolo, Francesco Baiano, ex calciatore che ha indossato la maglia del club toscano nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L'era di palladino alla guida della Fiorentina è iniziata già da qualche settimana e adesso il club si è messo a lavoro per regalare al tecnico i primi colpi di mercato. I dirigenti viola intendono muoversi soprattutto sul fronte offensivo. Nzola e Beltran non hanno convinto e Belotti, arrivato in prestito a gennaio, è già stato rispedito al mittente e si è accasato al Como. Servirà qualcosa di più, per ritrovare quella semplicità di gol che manca ormai dalla cessione di Vlahovic. Si fa sempre più insistente il nome di Kean, ma non solo. Per commentare il mercato della Fiorentina e i nomi accostati alla viola in questi giorni, a partire da Zaniolo, Francesco Baiano, ex calciatore che ha indossato la maglia del club toscano nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Dopo Italiano, la Fiorentina ha deciso di puntare su Palladino. Come lo vedi e cosa ne pensi di questa decisione?
"Lo vedo molto bene perchè mi sembra un allenatore giovane e che ha grande entusiasmo. Ha fatto molto bene a Monza ed è uno che fa giocare bene le sue squadre. Ha ambizione e la Fiorentina cercava un profilo che dosse così. Penso che la viola abbia preso un tecnico davvero molto bravo".
Raccoglie un'eredità pesante che è quella di Italiano e i tifosi si aspettavano un nome più importante. Può essere comunque sinonimo di crescita?
"Sicuramente può essere una crescita anche lui, ma gli allenatori poi vengono giudicati sempre per i risultati. In questi anni è stato criticato anche Italiano che, è vero che non ha vinto nessun trofeo, ma ha portato questa squadra a dei traguardi importantissimi. Aspettiamo prima di criticare e diamogli almeno il tempo di iniziare. La valutazione si può fare solo alla fine del percorso e questo vale sia per gli allenatori che per i calciatori. Bisognerebbe essere bravi a mantenere un certo equilibrio, senza esaltarsi troppo se le cose dovessero andare bene da subito, nè tanto meno distruggendo tutto se i risultati non arrivassero sin dall'inizio. Questo ce lo insegna il calcio. Poi vedremo quali saranno gli obiettivi che la società ha dato a questo allenatore".
Gli obiettivi passano anche dal mercato. Si fanno i Kean e di Zaniolo, ad esempio. Che mercato sarà?
"Molto interessante, però la piazza si aspetta anche un centravanti di grande spessore. Da quando è andato via Vlahovic la Fiorentina ha avuto grossi problemi realizzativi e ora è tempo di comprare un attaccante di livello. Non sarà facile perchè purtroppo i grandi attaccanti vogliono sempre la grande competizione, ovvero la Champions League. La proprietà della viola è una di quelle serie e facoltose, ma poi si deve rispettare anche il fair play finanziario, motivo per cui non si possono di certo spendere 100 milioni per un attaccante".
Zaniolo è un nome che ti piace? A Firenze si potrebbe rilanciare?
"Zaniolo è un nome che mi stuzzica molto, perchè è un giocatore di qualità. Negli ultimi anni non ha fatto benissimo, ma potrebbe trovare a Firenze la piazza giusta per esaltarsi e per farci vedere finalmente ciò che tutti pensavano di lui, ovvero che potesse diventare un giocatore di livello".
Sarà una Fiorentina tanto diversa quella di palladino, da quella di Italiano?
"A livello di modulo penso di sì. Palladino ha giocato sempre con la difesa a 3, mentre Italiano non lo faceva quasi mai. La fortuna di un allenatore però sta nel feeling che ha, o non ha, con la società. Dovrà essere brava la dirigenza viola a mettere a disposizione del nuovo tecnico dei calcuatori che siano funzionali alla sua idea di gioco".