Dopo un decennio passato a Pesaro, per il secondo anno consecutivo la World Cup di ginnastica ritmica è andata in scena a Milano, con grande soddisfazione da parte di tutte le delegazioni delle Federazioni internazionali. Un evento che ha raccolto anche una straordinaria risposta da parte del pubblico, che ha riempito gli spalti dell'Unipol Forum di Assago, facendo registrare un sold out per la giornata finale. Qualche buona risposta, da parte delle Farfalle e anche a livello individuale è già arrivata, anche se in questo mese le atlete dovranno lavorare sodo, per sistemare e migliorare gli ultimi dettagli, in vista dei Giochi Olimpici. Per commentare il successo della World Cup di ginnastica ritmica e proiettarci verso le Olimpiadi di Parigi 2024, Paola Porfiri, Team Manager della Federazione, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
La World Cup di ginnastica ritmica che si è svolta a Milano ha dato i suoi verdetti. L'Italia chiude con un argento nel concorso generale, nella palla, nelle clavette e un oro al nastro per Sofia Raffaeli, per quel che riguarda l'individuale; ma anche una medaglia di bronzo, nel concorso generale e un oro ai cinque cerchi per le nostre Farfalle. Ora Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Laura Paris e Daniela Mogurean, insieme alle individualiste Sofia Raffaeli (vice campionessa mondiale ed europea) e Milena Baldassarri (che a Tokyo ha già ottenuto il miglior piazzamento della storia della Federginnastica come individualista), sono pronte a partire per i Giochi. sanno che le aspettative sono altissime, ma che sarà durissima. Per commentare il successo della World Cup di ginnastica ritmica e proiettarci verso le Olimpiadi di Parigi 2024, Paola Porfiri, Team Manager della Federazione, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Tiriamo le somme dopo la World Cup di ginnastica ritmica che si è svolta a Milano. Come è andata, sia a livello organizzativo che tecnico?
"A livello organizzativo devo dire che l'evento è andato addirittura meglio di quello che pensavamo, soprattutto per la presenza del pubblico. Domenica abbiamo registrato un sold out e nella ritmica non è certo una cosa frequente. Dal lato dei risultati invece purtroppo abbiamo fatto qualche errorino di troppo. Abbiamo potuto ascoltare per due volte l'inno italiano, ma sarebbe potuta andare meglio. In ogni caso siamo soddisfatte".
Qualche errorino di troppo, soprattutto con il cerchio. Cosa è successo?
"E' stata una gara molto fallosa, soprattutto per le individualiste. Porbabilmente anche il calore del pubblico incute un pò di timore e l'adrenalina ha giocato un brutto scherzo. Come Coppa è la più partecipata ed è stato un pubblico caloroso verso tutte le Nazioni. Gli errori ci stanno, fanno parte del gioco e in vista delle Olimpiadi si faranno dei ritocchi. Ora la squadra italiana andrà anche al challenge di Cluji per mettere a punto tutti gli esercizi".
Gli occhi sono già puntati alle prossime Olimpiadi. Quali sono le aspettative?
"Sappiamo bene di poter ambire a qualche medaglia, ma non bisogna sbagliare niene ed essere preparati sia a livello fisico che mentale".
La World Cup è proprio il preludio delle Olimpiadi?
"A livello individuale direi di sì, perchè mancavano solo le spagnole e le bulgare, che non dovrebbero preoccupare la Raffaeli per la zona podio. Per le squadre invece mancavano squadre forti, che ci saranno invece alle Olimpiadi. Vedremo come andrà a Parigi. La scelta di alcune Nazioni di non venire in Italia sono tattiche e strategiche. Evidentemente qualcuno non si sentiva pronto per affrontare anche questo impegno".
Nomi importanti, ma anche uno sguardo al futuro. Che momento sta vivendo il movimento?
"La ginnastica ritmica italiana sta crescendo molto, sia a livello individuale che di squadra. Abbiamo organizzato a Folgaria il Campionato Nazionale d'Insieme con 156 squadre ed è un numero che non abbiamo mai avuto. Le Farfalle da una parte e campionesse come la Raffaeli dall'altra, invogliano sempre di più le più piccole ad avvicinarsi alla ginnastica ritmica. In Italia la squadra funziona da tantissimi anni, ma a livello individuale stiamo migliorando sia in vista delle Olimpiadi, che sul mondiale. Abbiamo una vice campionessa e anche la Baldassari sta dando tanto a questo sport. Il livello si sta alzando tantissimo e questo è trainante".
A livello organizzativo quanto lavoro c'è dietro un evento del genere e quanta soddisfazione c'è, a vedere tutto realizzato?
"Il lavoro è tanto, ma per noi è il quindicesimo anno e il seconod a Milano, in una location completamente diversa. Di bello c'è che appena finita ci dimentichiamo la fatica. Mi piace organizzare e non è una cosa che mi pesa. E' chiaro che una Coppa del genere, che sembra un campionato del mondo, richiede grande sforzo anche economico. Devo ringraziare la Federazione per l'investimento fatto e per la fiducia che ha sempre nel nostro comitato organizzatore".