È morto a Roma all’età di 96 anni Claudio Mancini, storico produttore cinematografico. Ad annunciare la sua scomparsa è stata la nipote Chiara che ha condiviso sui social un video molto toccante con un messaggio che ha fatto il pieno di commenti: Buon viaggio nonno. A confermare la notizia della sua scomparsa a La Repubblica, Francesco Bruni e Carlo Degli Esposti. Viveva nella Capitale, in una bellissima villa situata in zona Casal Palocco.
Nato a Roma il 24 marzo 1928, Claudio Mancini ha lavorato per oltre sessant’anni nell’industria cinematografica. A 20 anni aveva iniziato prima come comparsa poi passò dietro la macchina da presa e poi ancora dietro le quinte, facendo l’elettricista e il capo elettricista. Dal set si spostò agli uffici per fare prima il segretario di produzione, poi il produttore esecutivo, il rappresentante del produttore, l’organizzatore generale e il produttore.
Ex pugile, Mancini ha affiancato Sergio Leone in alcuni dei suoi più grandi capolavori: da "Giù la testa" a "C’era una volta in America", kolossal che racconta la storia del gangster Noodles (Robert De Niro), nel quale era stato sia produttore esecutivo sia line producer. Il regista fu per lui un vero punto di riferimento. In un’intervista di qualche tempo fa aveva raccontato:
Nel corso della sua carriera, ha lavorato con attori del calibro di De Niro, Sophia Loren, Gigi Proietti, Sylvester Stallone, Charles Bronson, con registi come Sergio Leone, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, con un compositore come Ennio Morricone.
Produsse come unit manager per Bino Cicogna anche Nell’anno del signore di Gigi Magni, e in proprio il fantascientifico Contamination di Luigi Cozzi. Per la televisione è stato produttore esecutivo di numerosi episodi de Il Commissario Montalbano ma lavorò anche su Gente di mare e Caravaggio.
Nel corso delle trattative per la realizzazione del film C’era una volta il West si verificò un episodio che vide protagonisti Claudio Mancini e Mario Brega. Dopo il successo nel film Il buono, il brutto e il cattivo, Brega, pretese un cachet molto alto per partecipare al nuovo film di Sergio Leone. Un atteggiamento che infastidì non poco Claudio Mancini che ad un certo punto gli sparò un colpo di pistola sotto il tavolo.
A quanto raccontato da Alberto Crespi in un omaggio su Repubblica, Brega non si scompose ma guardando Mancini gli fece: A Cla’, ma che fai, me spari?. E Mancini: E te sparo sì, hai rotto er c**** a chiede tutti ‘sti sordi".
Claudio Mancini era padre della costumista Tiziana Mancini e del produttore esecutivo Sandro Mancini; il genero, la nuora e i nipoti Claudio Lullo e Chiara Lullo svolgono o hanno svolto ruoli tecnici e di produzione. Non sappiamo se era sposato.