05 Jul, 2024 - 15:49

Pensioni, Ape Sociale 2024: requisiti, finestra d’uscita, domanda e scadenze

Pensioni, Ape Sociale 2024: requisiti, finestra d’uscita, domanda e scadenze

 Pensioni, Ape sociale 2024: finestra d'uscita. A poco meno di due settimane dalla scadenza della seconda finestra d'uscita per l'anticipo pensionistico, sono ancora molte le domande sui limiti e le possibilità contenute nella misura.

L'accesso alla pensione segue un canale privilegiato, ma con non pochi ostacoli. L'Ape sociale rappresenta un'ottima alternativa alle regole ordinarie, ma nello stesso tempo contiene diversi vincoli. Di seguito, i chiarimenti sui criteri necessari per usufruire dell'Ape sociale nel 2024.

Pensioni, Ape sociale: finestra d'uscita e requisiti

Una delle novità principali introdotte nel 2024 riguarda l'aumento dell'età minima per poter accedere all'Ape sociale. Il governo italiano ha previsto che dal 1° gennaio 2024, per l'accesso all'anticipo pensionistico occorre aver compiuto almeno 63 anni e 5 mesi, anziché i 63 anni di età previsti fino al 31 dicembre 2023.

In conformità alle disposizioni stabilite dall'INPS, possono accedere al trattamento le categorie di maggior tutela che rientrano in una delle quattro condizioni, di seguito elencate:

  1. si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato (in tal caso è necessario che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la scadenza del termine, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi), che hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  2. assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  3. hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  4. lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell'indennità, in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una delle attività lavorative ritenute gravose in base all’allegato 3 della legge n. 234/2021.

Chi sono i lavoratori gravosi?

 Come da disposizioni normative, possono accedere all'anticipo pensionistico Ape sociale i lavoratori impiegati nelle attività lavorative considerate gravose elencate nell'Allegato 3 della legge n. 234/2021.

  • professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • tecnici della salute;
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

  L'Ape sociale è un trattamento anticipato riconosciuto ai lavoratori fino al perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o altro trattamento ordinario.

Non è una pensione vera e propria, bensì un'anticipazione pensionistica calcolata in base alla futura pensione spettante.

L'importo massimo erogabile dall'INPS, non soggetto a rivalutazioni, adeguamenti o reversibilità durante il periodo di fruizione, è di 1.500 euro lordi mensili per dodici mensilità, senza tredicesima.

Ape sociale e finestra d'uscita: la domanda

I lavoratori che rientrano nei requisiti sopra descritti possono presentare la domanda per il rilascio del diritto alla pensione, ovvero per la verifica dei requisiti per l'accesso all'Ape sociale.

La domanda può essere inoltrata secondo le seguenti scadenze:

  • dal 1° gennaio al 31 marzo 2024;
  • dal 1° aprile al 15 luglio 2024;
  • dal 16 luglio al 30 novembre 2024.

La domanda può essere trasmessa tramite:

  • Contact center INPS;
  • App INPS Mobile;
  • Sito web dell'INPS;
  • Centri di Assistenza Fiscale (Caf) o Patronati;
  • Uffici territoriali dell'INPS, previa prenotazione.

Per maggiori dettagli, si rimanda alla pagina ufficiale INPS.

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Antonella Tortora
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