Spese sanitarie all’estero nel 730/2024. Come detrarre spese mediche fatte all'estero? Come inserire spese mediche estere nel 730 precompilato? Quando le spese sanitarie non sono detraibili? Quanto è il massimo che si può detrarre di spese mediche al 730? Sono molte le domande che riguardano le spese sanitarie da inserire nella dichiarazione dei redditi. Di seguito, le domande più frequenti e le relative risposte sulle spese sanitarie all’estero nel 730/2024.
Molti contribuenti hanno già inviato all'Agenzia delle Entrate il 730 precompilato 2024, altri invece, sono dubbiosi sulle spese sanitarie all'estero da inserire o meno nella dichiarazione dei redditi 2024.
Nel merito, riportiamo la domanda e la relativa risposta di un lettore di FiscoOggi.it:
In generale, si possono detrarre la maggior parte delle spese sanitarie sostenute all'estero, comprese quelle dentistiche.
Tuttavia, è indispensabile che tali spese risultino pagate con mezzi tracciabili e documentate correttamente.
Ai fini della detrazione fiscale vengono applicate le stesse regole delle spese sanitarie in Italia. In caso contrario, se i documenti sono in inglese, francese, tedesco o spagnolo, puoi eseguire la traduzione in autonomia. Per altre lingue, invece, è necessaria una traduzione giurata.
È importante sottolineare che per ottenere la detrazione, le prestazioni devono essere erogate da medici o personale sanitario regolarmente abilitato all'esercizio della professione. Inoltre, il documento di spesa (ricevuta o fattura) deve indicare in modo chiaro la prestazione sanitaria erogata.
Come spiegato innanzi, le spese mediche sostenute all'estero sono detraibili nella dichiarazione dei redditi con gli stessi criteri utilizzati per le spese sanitarie sostenute nel nostro Paese.
L’aspetto fondamentale da considerare riguarda la conservazione di tutta la documentazione che costituisce la prova della tipologia di trattamento eseguito e l'importo versato.
Le spese mediche estere si inseriscono nel rigo E1 del Quadro E, insieme a tutte le altre spese mediche. Si ricorda di conservare la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dallo specialista straniero, specificando che la prestazione è di tipo sanitario.
Se una spesa non è chiaramente classificabile, è possibile consultare i provvedimenti del Ministero della Salute dove sono elencate le specialità farmaceutiche, protesi e prestazioni specialistiche.
Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, non rientrano tra le spese detraibili (o deducibili) quelle per l'acquisto di parafarmaci, ad esempio integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate, anche se acquistati in farmacia o assunti a scopo terapeutico su prescrizione medica.
Il valore massimo da portare in detrazione dall'Irpef corrisponde alla misura del 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l'importo di 129,11 euro.
I contribuenti possono portare in detrazione la misura del 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.
L’Agenzia delle Entrate ha stilato un elenco dettagliato delle spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%). In sintesi quelle più diffuse riguardano:
Inoltre, rientrano tra le spese sanitarie detraibili, nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica: