La coalizione di centrosinistra ha vinto il secondo turno delle elezioni legislative in Francia di ieri 7 luglio 2024. Adesso è necessario trovare una coalizione di governo con i centristi e scegliere il nuovo primo ministro francese. Ieri l'ormai ex premier Gabriel Attal ha annunciato le sue dimissioni - successivamente respinte da Macron - ed il centrosinistra ha già avanzato delle proposte sul possibile sostituto.
Vincenti ma senza la maggioranza assoluta. Il Nuovo Fronte Popolare ed i macroniani sono chiamati a trovare un'intesa per governare la Francia dato che nessuno dei due blocchi ha ottenuto, dopo lo spoglio di ieri, almeno 289 seggi. Da ieri sera entrambe le coalizioni sono a lavoro per nominare un primo ministro che potrebbe sostituire Attal. Un compito arduo viste le differenze tra i centristi ed alcune frange più estreme della sinistra.
Finora sono stati avanzati diversi nomi di deputati dell'Assemblea Nazionale che fanno parte del Nuovo Fronte Popolare. Nella serata di ieri Jean-Luc Melenchon, leader de La France Insoumise, ha ribadito al presidente della Repubblica Macron che deve essere la sinistra a scegliere il premier e non il centro.
Un'ex presidente della Repubblica, una deputata di La France Insoumise e la leader del Partito Ecologista. Uno di loro potrebbe essere il prossimo primo ministro francese. Il nome più caldo era fino a qualche ora fa Francois Hollande, 69enne ed ex presidente francese prima di Macron. Hollande sembra aver rifiutato di candidarsi a questa carica dopo lo spoglio avvenuto nella serata di ieri: l'esponente dei socialisti è considerato molto avanti con l'età e non convince una parte dell'elettorato della sinistra francese.
Divisivo anche il nome di Clementine Autain, deputata dell'Assemblea Nazionale ed esponente di La France Insoumise. Il suo legame con l'estrema sinistra guidata da Melenchon potrebbe essere mal visto dai centristi. Resta infine Marine Tondelier, leader 37enne degli Ecologisti, che sembra poter essere la candidata perfetta al ruolo di premier. Il suo partito non è stato certo il più 'brillante' della coalizione in termini di preferenze ma la sua potrebbe essere la personalità adatta per rivestire un ruolo così importante. Una cosa è certa: servirà l'unità del centro e della sinistra per governare la Francia e le prossime ore potrebbero rivelarsi decisive per la formazione del futuro governo e per la scelta del premier.