Si è fermato in semifinale il percorso di Lorenzo Musetti a Wimbledon che, nonostante a sconfitta, dimostra di essere in un momento di forma importante. Un torneo, quello sull'erba londinese, che confermato ai massimi livelli il tennis italiano, sia nel maschile che nel femminile. E' con questo approccio che gli atleti tricolore si presenteranno alle Olimpiadi di Parigi. Per commentare le finali di Wimbledon e il traguardo di Musetti, Flavio Cipolla, ex atleta e allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ci h aprovato con tutte le sue forze, ma alla fine Musetti si è dovuto arrendere davanti a un super Djokovic. Il tennista italiano se l'è giocata al massimo, ma l'ex numero uno aveva qualcosa in più. E' tornato a Wimbledon per testare il ginocchio e ha impressionato tutti mostrando una forma straordinaria. In finale, domani, incontrerà Alcaraz, per ripetere quanto già visto un anno fa. Stavolta però Novak vuole tornare a casa con il trofeo. Un trofeo che in questo momento si sta giocando anche Jasmine Paolini, che dopo il Roland Garros ha raggiunto l'ultimo atto anche sull'erba londinese. Per commentare le finali di Wimbledon e il traguardo di Musetti, Flavio Cipolla, ex atleta e allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Ieri Musetti è uscito contro il Djokovic, ma ha fatto il massimo che ci si poteva aspettare da lui?
R: Lorenzo ultimamente l'ho visto giocare poco, ma sicuramente il suo è stato un risultato straordinario. Nella stagione sull'erba ha fatto la finale al Queens e ha raggiunto la semifinale a Wimbledon. È andato benissimo, ma contro Djokovic non era semplice. Comunque il punteggio dice che è stata una partita tirata, a prescindere da come è andata a finire. In passato sull'erba non aveva ottenuto grossi risultati e oggi ha dimostrato di poter essere un giocatore molto forte. Per lui era la prima semifinale Slam e siamo tutti molto contenti per lui.
D: Djokovic in finale troverà Alcatraz, c'è un favorito tra i due in questo momento?
R: È davvero difficile dirlo. Djokovic non aveva giocato i tornei precedenti e adesso era reduce dall'infortunio, ma riesce sempre ad essere straordinario e ad ottenere risultati. La finale è la stessa dello scorso anno, ma il risultato potrebbe essere diverso. Credo che sia una partita totalmente aperta e che potrebbe succedere di tutto.
D: Per quel che riguarda invece l'eliminazione di Sinner, è stata una delusione, oppure non possiamo pretendere che lui le vinca tutte?
R: Non possiamo parlare di delusione perché ancora una volta ha dimostrato di essere un ottimo atleta, raggiungendo i quarti di finale in uno Slam. Ha una solidità di risultati incredibile e quest'anno ha vinto tantissimo. Tra l'altro il suo tabellone è stato molto duro e ha vinto contro Berrettini che ha giocato benissimo. Credo che, ai fini della sua eliminazione, è stato determinante anche il malore che ha avuto contro Medvedev. Adesso da lui tutti si aspettano che vinca sempre o quantomeno che possa arrivare in fondo, ma ha dovuto affrontare un giocatore durissimo e si è trovato a giocare non al 100%.
D: Intanto è in corso la finale di Jasmine Paolini, ti aspettavi una conferma così forte da parte sua?
R: Jasmine sta facendo delle cose incredibili ed è talmente difficile pensare di poter raggiungere due finali consecutive, che davvero in pochi se lo aspettavano. Lo avevo detto anche prima di Wimbledon e sono convinto che lei possa stare in maniera stabile nelle prime dieci. È stata grandissima e sono davvero pochi a poter contare due finali consecutive, a distanza di un mese. Sta giocando molto bene e mantiene sempre un livello molto alto.
D: Che tipo di risultato ti aspetti?
R: Non è semplice, ma potrebbe anche vincere. La Krejcikova, quando è in forma, è una giocatrice davvero pericolosa e lo stiamo vedendo. Nonostante tutto però Jasmine può giocarsi al massimo le sue carte.
D: Il movimento sta vivendo un momento magico, tutto questo ci fa ben sperare per le Olimpiadi?
R: Spero proprio di sì, abbiamo parecchi giocatori al top, sia nel singolare che nel doppio , sia nel maschile che nel femminile. Dobbiamo solo incrociare le dita e sperare di poter raggiungere qualche medaglia.