Cartelle esattoriali con rottamazione automatica. Il 22 luglio 2024 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla riforma della riscossione, dando attuazione alle misure previste per la Riforma della Riscossione 2025.
A partire dal 1° gennaio 2025, i contribuenti dovranno vedersela con un'Agenzia delle Entrate-Riscossione più incisiva, pronta a intensificare le azioni di recupero dei crediti esattoriali prima di attivare la rottamazione automatica delle cartelle che, però, tale non è, ma piuttosto si riferisce al discarico dei crediti iscritti a ruolo. Vediamo insieme i punti chiave della riforma.
Il governo italiano ha convenuto sulla necessità di rinnovare il sistema operativo della Riscossione, anche per chiudere definitivamente con la Definizione agevolata o Rottamazione delle cartelle esattoriali. Dunque, dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile sanare i propri debiti con sconti significativi.
La nuova missione dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione sarà quella di contrastare il discarico dei debiti esattoriali. Missione tutt’altro che facile, considerando che dovrà attivare un protocollo serrato di notifica delle cartelle esattoriali, solleciti, avvisi e preavvisi.
Ed è qui che entrano in gioco anche altre variabili, come la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali per un periodo più lungo di quello attualmente consentito. Vediamo insieme cosa significa veramente per i contribuenti la rottamazione automatica delle cartelle esattoriali.
Le nuove regole sulle cartelle esattoriali saranno operative dal 2025. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione procederà all’applicazione delle nuove disposizioni per la cancellazione dei debiti esattoriali dopo cinque anni di tentativi di recupero dei debiti non andati a buon fine.
Eppure, non basteranno cinque anni per salvare completamente i contribuenti poco rispettosi delle regole. Perché quella che in rete viene definita "Rottamazione automatica delle cartelle esattoriali", altro non è che lo scarico dei debiti che dovrà essere applicato dalla Riscossione ogni 5 anni, ovvero dal 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento del credito.
Per i debiti pregressi iscritti a ruolo dal 2000 al 2024, sarà istituita una Commissione che valuterà l’attivazione del discarico dei ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate - Riscossione.
Ad oggi, il sistema non prevede un discarico automatico delle cartelle esattoriali, se non è operativo uno stralcio del debito, il perfezionamento della Rottamazione quater o il pagamento delle cartelle esattoriali.
Tradotto in breve, ad oggi il sistema non contempla la cancellazione delle cartelle esattoriali se non è seguita dal pagamento o da richiesta di sospensione.
Consapevoli delle nuove disposizioni della riforma della Riscossione, ci si aspettava un'attivazione significativa delle procedure di recupero dei crediti dopo il passaggio del ruolo all'ente creditore. Tuttavia, così non è: il passaggio di consegne non innesca automaticamente l'avvio di nuove azioni.
Infatti, l'ente creditore non potrà cedere i crediti ricevuti nuovamente dalla Riscossione ad altre società esterne per il recupero delle somme dovute o procedere in autonomia. Tale concetto non riguarda le misure già avviate come fermi, ipoteche o pignoramenti.
I debiti esattoriali non saranno svenduti, un concetto chiarito nella riforma della Riscossione, che nello stesso tempo esclude categoricamente la possibilità di uno stralcio completo del debito.
L'Agenzia delle Entrate-Riscossione manterrà il proprio diritto di credito e monitorerà costantemente la situazione reddituale e patrimoniale del debitore, attendendo l'emergere di nuove risorse sufficienti a soddisfare le sue pretese.
A partire dal 2025, le cartelle esattoriali non riscosse entro 5 anni verranno automaticamente cancellate.
Tale misura non si applica ai crediti oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito.
L'Agenzia delle Entrate-Riscossione, dal canto suo, avrà il compito di intensificare le attività di recupero per recuperare i crediti esattoriali insoluti.
Il discarico dei debiti iscritti a ruolo prevede un continuo monitoraggio delle finanze dei contribuenti. Pertanto, i contribuenti dovranno essere pronti a regolarizzare le proprie pendenze debitorie, sfruttando le nuove modalità di rateizzazione con la possibilità di dilazionare il pagamento fino a 120 rate mensili per importi superiori a 120.000 euro.