Il mondo dello spettacolo dice addio al regista romano Claudio Lattanzi, considerato in Italia e all'estero, uno dei più importanti filmmaker di genere horror e thriller.
Lattanzi si è spento all'età di 66 anni ma non è ancora nota la causa della morte. Sono numerosi i messaggi di cordoglio presenti sui social network e in memoria del regista, apprezzato non solo per il suo lavoro in campo cinematografico, ma per la sua disponibilità e gentilezza nei confronti di amici, parenti e conoscenti.
"Oltre che un bravo regista, sei stato un grande amico. Immancabile a ogni mia presentazione, sempre pronto a supportare le mie Creature e a discutere con passione e ironia del cinema che amavamo" scrive l'autrice Cristiana Astori.
Lattanzi non ha mai parlato pubblicamente della sua vita privata e non è noto se fosse impegnato sentimentalmente, sposato o se avesse figli. È stato assistente del regista Michele Soavi in diversi film realizzati alla fine degli anni '80.
Ha lavorato nel suddetto ruolo e come co-sceneggiatore per il film "Killing Birds" conosciuto anche con il nome di "Zombie 5: Killing Birds" diretto e prodotto da Joe D'Amato e girato con il soprannome "Clyde Anderson", a Deliria, La Casa 3 e La Chiesa.
Nel '91 arriva la sua prima prova dietro la macchina da presa, ovvero "Voci dal profondo", mentre da documentarista, aveva pubblicato recentemente il docufilm "Tempo del sogno": un salto indietro nel tempo nel mondo del cinema dell'orrore, con interventi di grandi nomi del genere tra cui Lamberto Bava, Michele Soavi, Luigi Cozzi, Claudio Simonetti, Fiore Argento, Fabio Frizzi e Sergio Stivaletti.
Nel mese di luglio, ci ha lasciati anche Bill Viola, considerato uno tra i massimi artisti contemporanei e tra i pionieri della videoarte.