In tanti si saranno chiesti almeno una volta perché la Gioconda è in Francia e non in Italia. Il motivo è legato alla cessione del famosissimo ritratto dipinto da Leonardo Da Vinci tra il 1503 e il 1506 al sovrano d'Oltralpe Francesco I. Secondo diverse fonti il probabile dono al re sarebbe avvenuto intorno al 1516 quando l'allora 64enne inventore alloggiò in Francia.
Il ritratto è stato dipinto a Firenze probabilmente nel triennio tra il 1503 e il 1506. Tante le ipotesi avanzate sull'identità della donna ritratta: alcuni pensano che si trattasse della nobildonna fiorentina Lisa Gherardini, vissuta tra 1479 e il 1542.
Il quadro terminato qualche mese più tardi è stato ceduto - non è chiaro se come dono o venduto - a Francesco I di Francia nel 1516. La versione dei fatti più plausibile è che Leonardo abbia donato il dipinto al sovrano in segno di riconoscenza per il soggiorno offertogli negli ultimi anni di vita. L'opera d'arte pertanto non è stata sottratta all'Italia bensì ceduta alla Francia per volontà dello stesso autore.
Il pittore ed inventore fiorentino morì ad Amboise, in Francia, tre anni dopo il suo trasferimento da Roma. La Gioconda, ceduta alla Corona francese, fece parte per almeno un secolo e mezzo della collezione d'arte reale prima di essere spostata da Luigi XIV a Versailles. Dopo la Rivoluzione francese fu spostata a Louvre per poi essere appesa in camera da letto dell'imperatore Napoleone Bonaparte per qualche anno. Il quadro tornò nel Museo capitolino francese nel 1804.
Nel 1911 il dipinto fu rubato dal decoratore italiano Vincenzo Peruggia il quale era convinto che fosse stato sottratto all'Italia da Napoleone più di un secolo prima. Nel 1913 il quadro fu ritrovato a Firenze e, approfittando dei buoni rapporti tra Roma e Parigi, fu indetta una tournée della Monna Lisa per l'Italia prima di farla tornare al Museo del Louvre.
Dopo le due Guerre Mondiali il quadro fu protagonista di un'altra tournée. La Gioconda fu esposta alla National Gallery di Washington e al Metropolitan Museum di New York, dove attrasse un milione e mezzo di persone. Nel 1974 fu esposta temporaneamente a Tokyo e a Mosca.