Tammy Abraham potrebbe presto diventare un giocatore del Milan di Fonseca. Dopo l'arrivo di Alvaro Morata, il club rossonero starebbe pensando anche a Tammy Abraham. Si tratta ancora della fase embrionale della trattativa e non c'è nessun contatto tra i club, ma Abraham potrebbe essere il prescelto del Milan di Fonseca. Un dodicesimo uomo che però, se sta bene, può essere anche un titolare aggiunto ad Alvaro Morata. Dopo la sfortuna e i diversi infortuni, adesso l'inglese ha voglia di riscatto e di tornare a far gol. Magari ancora in Serie A, magari ancora in un top club dopo aver indossato la maglia della Roma di José Mourinho e per pochi mesi di Daniele De Rossi.
Nessun contatto ancora tra i due club, ma la volontà di Tammy Abraham è chiara. Il calciatore vuole indossare la maglia del Milan e Fonseca - di riflesso - vuole che l'inglese arrivi a Milano, sponda rossonera. Ma perché Tammy Abraham è l'attaccante preferito per Fonseca e perché lo vuole come una prima scelta al Milan? Di seguito l'analisi tecnico-tattica e a che punto è la trattativa.
Un interesse che va avanti da diverso tempo, ma che ancora non si è mai concretizzato. Tammy Abraham e il Milan si vogliono, si desiderano, ma non si sono ancora mai incontrati. L'inglese è il primo nome sulla lista di Fonseca e - se il Milan dovesse decidere di prendere un altro attaccante - la prima scelta sarebbe Abraham. Una destinazione a lui gradita, al punto che l'attaccante della Roma avrebbe rifiutato anche alcune squadre di Premier League come Everton e West Ham. Ma perché il Milan avrebbe messo gli occhi su Tammy Abraham e perché è il preferito di Fonseca? Per una questione di caratteristiche tecniche e motivazionali. Partiamo dalla seconda: tanti infortuni, diversi problemi fisici anche di dura entità e ora una voglia di riscatto non indifferente.
Abraham è un attaccante di livello e vuole dimostrarlo dopo un'annata molto complicata. Ecco perché l'aspetto motivazionale è determinante in questo caso. Ma c'è di più. Ciò che convince maggiormente Fonseca è l'aspetto tecnico. Il suo Milan giocherà un calcio verticale, in cui servono attaccanti che sappiano agire bene alle spalle del difensore e attaccare bene la profondità. Morata, si sa, in questo è maestro (perché lo spagnolo è l'attaccante giusto). Ma è anche una caratteristica di Tammy Abraham, che sa come occupare bene gli spazi. Inoltre l'inglese fornirebbe una soluzione in più a partita in corso, vista anche la forza fisica e la bravura nei palloni aerei, più di Alvaro Morata. Insomma, sarebbe il dodicesimo uomo ideale per Pioli e soprattutto non avrebbe problemi di ambientamento, sia perché conosce già la Serie A, sia perché il suo migliore amico - Fikayo Tomori - è un leader nello spogliatoio rossonero.
La carriera di Abraham è iniziata nelle giovanili del Chelsea, nel lontano 2004. Classe 1997, Abraham rimane in maglia Blues fino al 2016, quando dopo aver collezionato 2 presenze in prima squadra viene ceduto in prestito a Bristol nel 2016/17. Qui, in Championship, segna 23 gol in 41 partite. L'annata successiva non è delle migliori. L'inglese viene ceduto allo Swansea in Premier League, ma segna soltanto 5 gol in 31 partite. La giovane età comunque gli consente di aver un'altra chance ma ancora in Championship, questa volta all'Aston Villa, dove segna 26 gol in 40 partite.
Da lì torna al Chelsea, dove rimane per due stagioni - dal 2019 al 2021 - segnando 30 gol totali in 82 partite in tutte le competizioni. Nell'estate del 2021 il suo approdo in Serie A, alla Roma. José Mourinnho - appena diventato allenatore dei giallorossi - lo vuole fortemente e lo porta con sé nella capitale. E Abraham non lo delude. Nel primo anno segna 17 gol in 37 partite, più altri 9 in Conference League (poi vinta). La seconda stagione ne segna 8 in 38 giornate, mentre nella passata un grave infortunio ne condiziona il rendimento. Abraham gioca soltanto 8 partita (e un gol) e rimane fermo per diversi mesi a causa di un grave infortunio. Ora, per lui, potrebbero aprirsi le porte del Milan.