Olimpiadi Parigi 2024, chi è Beacon? Le atlete di ginnastica artistica degli Stati Uniti avrebbero un elemento chiave per il loro successo. Si tratta di Beacon, un cane terapeuta che fornisce il supporto perfetto per attenuare il forte livello di stress accumulato nelle competizioni. Molto amato dalle ginnaste e molto popolare negli USA, Beacon è il primo cane a ricoprire il ruolo di pet therapy all’interno di questa disciplina sportiva.
Chi segue da vicino tutte le gare di ginnastica artistica femminile sa che la nazionale degli Stati Uniti ha al suo fianco uno stravagante assistente.
È Beacon, un cane di razza golden retriever di 4 anni. Fa parte ormai da tempo dello staff delle atlete a stelle e strisce impegnate in questa disciplina. Il suo compito è quello di motivare le ginnaste durante gli allenamenti e di alleviare il carico emotivo e di stress durante una competizione. La federazione sportiva statunitense ha riconosciuto lo status di primo cane da pet therapy ufficiale della Usa Gymnastics.
Come ogni membro del team, anche Beacon possiede una divisa ufficiale. Durante le gare, infatti, il golden retriever si aggira al margine della pedana, per tenere sotto controllo le risposte fisiche ed emotive di ogni componente del team. Segue non solo la ginnasta impegnata nell’esercizio agonistico, ma anche le altre atlete in attesa del proprio turno.
Beacon, dunque, fornisce un supporto psicologico costante a tutte le ginnaste e risulta indispensabile per attenuare la pressione della competizione. Quando percepisce che una ragazza è eccessivamente stressata dall’impegno sportivo, si avvicina per cercare di consolarla. Una carezza e una coccola possono dunque risultare facili azioni per scaricare la tensione e ritrovare la giusta concentrazione.
La sua figura è diventata molto importante per la nazionale di ginnastica artistica femminile statunitense, ma purtroppo Beacon non ha potuto seguire la spedizione a Parigi.
Per motivi logistici, Beacon sta facendo il tifo per le atlete dagli Stati Uniti ma ha svolto un importantissimo lavoro di sostegno durante le selezioni alle Olimpiadi tenutesi a dal 27 al 30 giugno a Minneapolis. La sua popolarità si riflette anche sui social. Beacon infatti possiede un account ufficiale Instagram che supera i 28 mila followers.
Beacon non è il primo cane – terapeuta in assoluto nel mondo dello sport a stelle e strisce. Già nel settore del nuoto, la pet therapy ha un ruolo chiave nel supporto psicologico degli atleti. La federazione statunitense di nuoto ha infatti allacciato una collaborazione con Paws & Think, Inc., un’associazione no profit con sede ad Indianapolis che fornisce cani da terapia alle persone che ne hanno bisogno.
L’iniziativa è nata su suggerimento di Emily Klueh, responsabile della salute mentale e del benessere emotivo, e ha come obiettivo quello di attenuare lo stress causato dalle gare. Oltre 60 cani sono stati messi a disposizione dei circa 1000 nuotatori impegnati lo scorso giugno ad Indianapolis nelle prove di qualificazione olimpica.
È risaputo come l’affetto di animali da compagnia possa essere uno strumento importantissimo per superare traumi emotivi e mitigare particolari stati intensi di stress. Quando accarezziamo o giochiamo con un cucciolo il nostro organismo risponde al livello biochimico. Si riducono i livelli di cortisolo e di conseguenza lo stato di ansia, così come si abbassa la pressione sanguigna mentre assistiamo ad un incremento della produzione di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni del benessere.
Diversi studi di ricerca hanno confermato i benefici della pet therapy a supporto sia di persone con disabilità, sia di anziani ma anche di giovani universitari soffocati dallo stress degli esami. Ora l’applicazione si estende anche nel campo sportivo agonistico di alto livello, un settore dove la pressione emotiva può risultare davvero schiacciante.