Il Milan è partito a rilento in questa sessione estiva di mercato, ma adesso ha ingranato la marcia e non ha più intenzione di fermarsi. Dopo aver ufficializzato l'acquisto di Morata, oggi è stato il giorno dedicato a Pavlovic e domani si potrebbe chiudere anche per Emerson Royal. Ma Ibrahimovic e Moncada sono attivi su più piste e continuano a lavorare soprattutto su Samardzic, mentre avanza la suggestione Chiesa. Intanto, dopo essersi allontanati temporaneamente, ora sono tornati a bomba anche su Tammy Abraham. L'attaccante inglese è in uscita dalla Roma e ha già dato il suo ok al trasferimento in rossonero. Fonseca lo considera un profilo perfetto per completare l'attacco e lo accoglierebbe con favore. Quindi Abraham torna nel mirino del Milan? L'ex calciatore rossonero, Stefano Cuoghi, commenta le ultime mosse del club sul mercato, in esclusiva a Tag24.
D: Il Milan sembra essersi scatenato sul mercato. Come valuti il lavoro fatto finora e i nomi attualmente accostati ai rossoneri?
R: Direi che per dare un giudizio dobbiamo aspettare, non la fine del mercato, ma almeno altri 15 giorni. Tra poco inizierà il campionato e bisogna farsi trovare pronti. Ci sono varie trattative in ballo e questo club ha già preso profili interessanti. Alcuni sono conosciuti, altri meno. Vedremo quale sarà il livello della squadra, ma in questo momento mi sembra che si debba ancora fare qualcosa.
D: In casa Milan intanto torna di moda il nome di Abraham, che ne pensi?
R: Probabilmente al Milan serve un giocatore simile per poter giocare anche in coppia con Morata. Il giocatore è sicuramente valido, ma viene da un'annata non facile a causa dell'infortunio che lo ha tenuto tanto tempo lontano dal campo. C'è innanzitutto da capire se ha recuperato totalmente, ma credo che Fonseca lo conosca bene. Sicuramente è un attaccante che finora non ha espresso a pieno il suo potenziale. Non è un grande goleador, così come non loè Morata, ma insieme possono fare bene.
D: Quindi è un attaccante che potrebbe coesistere con Morata, secondo te?
R: Assolutamente sì, perchè sono due giocatori intelligenti e dotati entrambi di grande tecnica. Possono coesistere, ma poi bisognerà vedere se Fonseca li farà giocare insieme o meno, probabilmente no. Gli impegni sono tantissimi e serve una rosa larga, molto forte e con giocatori, più o meno, tutti dello stesso valore.
D: E' il giorno di Pavlovic, è un giocatore che ti piace e soprattutto può far bene con Fonseca?
R: Credo che quando il Milan, come tutte le altre grandi squadre, comprano un giocatore, pensano sempre di fare un acquisto funzionale al proprio modo di giocare e di interpretare il calcio. E' da vedere, anche se sulla carta il giocatore è valido. Le qualità ci sono, ma dovremo vederlo all'opera perchè giocare in un club così è completamente diverso dal punto di vista ambientale e delle pressioni esterne.
D: La Juventus ha messo Chiesa alla porta e per i rossoneri è una suggestione interessante. Lo vedresti bene al Milan?
R: Chiesa è un giocatore che sembrava dovesse diventare uno dei migliori in Europa, ma poi ha avuto qualche problema e non si è più espresso a quei livelli. Mi sembra che non si capisca ancora bene dove e come può giocare davvero. Ha delle potenzialità importanti, e questo è indubbio, però alcuni aspetti sono ancora inespressi. Non so se potrebbe essere utile al Milan, io penso di sì perchè è uno che costa anche molto. Bisognerà capire se questa è la realtà giusta per lui, dove esprimere tutte le sue qualità.
D: Resta viva ancora la pista che porta a Samardzic. E' pronto per il grande salto?
R: A me Samardzic piace tantissimo. E' un giocatore dotato di grandissima tecnica e personalità. Se fossi il Milan io lo prenderei sicuramente perchè credo sia validissimo.
D: Il nome Fonseca non ha è stato accolto con entusiasmo dalla piazza, ma tu cosa ti aspetti? E' un progetto che ti convince e quali saranno gli obiettivi dei rossoneri?
R: I tifosi sperano sempre nel nome altisonante, ma adesso sta al mister riuscire a dare alla squadra un'interpretazione importante. Il Milan è chiamato a vincere e soprattutto a lottare in ogni competizione a cui partecipa. Vedrete che se le cose vanno bene, Fonseca piacerà. E' chiaro che partire nello scetticismo generale non è semplice per nessuno, ma io credo sia un buon allenatore.