La cannabis light, in Italia, è legale? Fino a questo momento, sì. Tant'è che negli ultimi anni si è sviluppata una filiera, dalla coltivazione alla vendita nei cannabis shop, che dà lavoro a quasi 13 mila persone. Ma, ben presto, per volere della maggioranza di centrodestra che sostiene il Governo Meloni, la situazione è destinata a cambiare. Nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto, le commissioni Affari costituzionali e Giustizia hanno votato un emendamento al dl Sicurezza che di fatto mette questo settore fuori gioco. Anzi, fuori legge. A denunciarlo a Tag24.it è Riccardo Magi, capogruppo alla Camera di Più Europa.
Uno dei partiti che maggiormente si è speso per difendere il settore della cannabis light è stato senz'altro Più Europa. Il 29 maggio scorso, ad esempio, ha attirato l'attenzione su questa problematica con un flash mob davanti Montecitorio nel corso del quale, come ai vecchi tempi di Marco Pannella, si è messa a distribuire gratis delle bustine di cannabis light. Per Magi & company, infatti, vietarla "ha lo stesso senso di vietare il basilico o l'origano". Ma perché? Di quale sostanza si tratta nello specifico? Il centrodestra sta vietando di commercializzare le infiorescenze della cannabis a basso contenuto di THC, il tetraidrocannabinolo, cioè la componente psicoattiva della pianta di canapa. Si tratta, quindi, di una sostanza che, secondo gli studi scientifici, non dà alcun tipo di dipendenza. Per questo, quando Magi parla di questo provvedimento, sottolinea la "furia proibizionista" che accecherebbe il Governo.
Ma perché la cannabis light è difesa a spada tratta da Riccardo Magi? Lui l'ha spiegato così:
Infine, Michele Lilla di Tag24.it ha chiesto a Magi se la logica repressiva sottostante al provvedimento anti-cannabis non vada in contrasto con quella del cosiddetto svuotacarceri. Avanza la logica del panpenalismo? Di rendere tutto reato penale?
Sta di fatto che l'esame e il voto della Camera sul ddl Sicurezza sono slittate a settembre. Dopo le proteste delle opposizioni per i tempi impressi dalla maggioranza all'esame delle Commissioni, la capigruppo ha stabilito che oggi, 1 agosto 2024, e la prossima settimana, le commissioni Affari costituzionali e Giustizia proseguiranno l'esame, mentre l'approdo in aula è previsto all'inizio di settembre, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.