Legge 104 e Cannabis Terapeutica: È possibile utilizzarla? Quando si usa la cannabis terapeutica? Cosa si intende per cannabis terapeutica? Chi può accedere alla cannabis terapeutica? Quanto dura l'effetto della cannabis terapeutica? Sono molte le domande sull'uso della cannabis terapeutica in relazione alla Legge 104. Molti si chiedono se sia possibile associare l'uso della cannabis terapeutica all'invalidità civile, all'indennità di accompagnamento o, più in generale, se chi rientra nella Legge quadro possa avvalersi di questa terapia. Analizziamo insieme le disposizioni legislative
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute nella sezione dedicata ai medicinali stupefacenti e precursori di droghe, in particolare "sull'uso medico della cannabis, non appare alcuna correlazione diretta tra la Legge 104 e l'uso della cannabis terapeutica.
Innanzitutto, va detto che la Legge 104 riguarda l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. In particolare, l'articolo 3 della Legge n. 104 del 5 febbraio 1992, recita:
Pertanto, si comprende che le patologie per le quali può essere prescritta la cannabis terapeutica possono, in alcuni casi, coincidere con quelle che danno accesso ai benefici della Legge 104, dell'invalidità civile o dell'indennità di accompagnamento. Tuttavia, l'uso della cannabis terapeutica va valutato caso per caso da un medico, tenendo conto delle specifiche condizioni di salute del paziente e delle terapie già in corso.
Secondo le disposizioni normative contenute nel DM 9/11/2015, la prescrizione medica della cannabis è autorizzata per il trattamento di diverse patologie, tra le quali:
Inoltre, la cannabis può essere utilizzata per ridurre la pressione intraoculare nel glaucoma e per controllare i tic motori e vocali della sindrome di Gilles de la Tourette.
La cannabis terapeutica è un farmaco a base di cannabis, soggetto all'iter ordinario dei farmaci tradizionali; pertanto, è sottoposto ai medesimi controlli di qualità e sicurezza di qualsiasi altro medicinale.
È importante notare che sia la sua produzione che la commercializzazione sono fortemente soggette a regole normative al fine di garantirne la purezza e la standardizzazione dei principi attivi.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute nelle Raccomandazioni per il medico prescrittore di sostanze vegetali cannabis FM2 infiorescenze, i medici possono prescrivere delle medicine a base di cannabis, chiamate preparazioni magistrali.
Tuttavia, sono vincolati al rispetto di una procedura specifica prevista dalla legge italiana. La ricetta deve essere scritta in un modo particolare e non può essere ripetuta.
La cannabis terapeutica può essere utilizzata in diverse aree terapeutiche, tra cui:
Gli effetti della cannabis terapeutica possono durare dalle 6 alle 8 ore, ma variano in base alla concentrazione della preparazione e al metodo di somministrazione.
La quale può avvenire per via orale (decotto o olio) o inalatoria (attraverso un vaporizzatore), influenzando l'insorgenza e la durata degli effetti.