04 Aug, 2024 - 15:25

Cos'è la truffa delle telefonate dal Portogallo, come funziona e come difendersi

Cos'è la truffa delle telefonate dal Portogallo, come funziona e come difendersi

Cos’è la truffa delle telefonate dal Portogallo? In questi giorni potrebbe esser capitato a chiunque di ricevere una strana chiamata con prefisso +351. Si tratta dell’ultimo subdolo tentativo di truffa messo in atto dai cybercriminali.

Le tantissime segnalazioni degli utenti raggiunti da questo tipo di telefonata hanno manifestato lo stesso modus operandi. La modalità rientrerebbe nella diffusa tecnica del phishing, utilizzata per carpire i dati personali della vittima.

Poiché i casi si stanno moltiplicando è fondamentale capire quali siano gli elementi che ci permettono di smascherare il raggiro.

Cos’è la truffa delle telefonate dal Portogallo: come funziona

Tutto parte dalla ricezione di una strana chiamata, proveniente dal Portogallo. Il prefisso è infatti quello internazionale del Paese iberico, ovvero +351 e, ad una prima vista, può apparire un semplice numero cellulare. Generalmente il sistema di riconoscimento dell’ID chiamante installato sugli smartphone segnala che la telefonata arriva dal Portogallo, ma non la contraddistingue come tentativo di spam.

Se si risponde alla chiamata, dall’altro capo della cornetta si attiverà un messaggio registrato, in lingua italiana, che tenderà a far cadere in trappola la vittima.

La voce cercherà di attirare l’attenzione dell’interlocutore, paventando un’interessante opportunità di lavoro. Nella maggior parte dei casi la robocall afferma di aver ricevuto il curriculum vitae della vittima e che sia stata selezionata per una posizione professionale ma che siano necessari ulteriori dati per procedere all’assunzione.

La voce prosegue comunicando alla vittima un numero cellulare da salvare e con cui avviare una conversazione su WhatsApp.

Proprio questa mossa attiverà la truffa. Se si procede secondo le istruzioni, su WhatsApp inizierà una chat mirata ad ottenere i dettagli personali della vittima, con la richiesta di documenti di identità e altri dati personali.  

Dietro a questo meccanismo ovviamente non esiste alcuna assunzione di lavoro. La truffa delle telefonate dal Portogallo ha infatti lo scopo di ottenere informazioni private che consentano l’autorizzazione ad operare transazioni economiche sul conto della vittima. 

Ad essere maggiormente vulnerabili a questo tipo di raggiro sono le persone attualmente in cerca di occupazione, che potrebbero infatti ritenere autentica la possibilità di impiego.

Come difendersi

Le modalità con cui i truffatori cercano di arrivare ai nostri dati personali e ai nostri fondi finanziari sono sempre più sofisticate.

Come in altri casi, il raggiro che sfrutta le telefonate dal Portogallo è facilmente smascherabile.

Il primo campanello di allarme può essere quello di ricevere una chiamata proveniente dall’estero e segnalata dunque con il prefisso +351.

Se infatti non abbiamo mai avuto contatti con il Portogallo, per esempio per la presenza di amici o parenti, risulta abbastanza strano essere contattati da questo Paese. Basterà dunque non rispondere alla chiamata ed eventualmente bloccare il numero se le telefonate diventano insistenti.

Al contempo si può anche controllare su un qualsiasi motore di ricerca se quel numero è già stato etichettato come pericoloso.

Può però capitare che, senza fare particolare attenzione o semplicemente incuriositi, rispondiamo alla chiamata. Appena sentiamo, però, una voce registrata dobbiamo già immaginare di essere davanti quantomeno ad un tentativo di spam. Basterà in questo caso agganciare e non correremo alcun rischio.

La comunicazione però può accendere la nostra attenzione, specie se siamo in attesa di una risposta per una possibilità di lavoro.

Se siamo in questa circostanza, è fondamentale però fare molta attenzione quando ci viene richiesto di avviare una conversazione su WhatsApp.

Già questo passaggio deve farci insospettire poiché lo scambio di documenti avviene generalmente di persona o tramite email.

Perciò, mai inviare dati sensibili o documenti che possano essere utili al truffatore per autorizzare transazioni finanziarie dal nostro conto corrente.

Infine, è bene segnalare l’accaduto sia alle forze dell’ordine in modo da arginare i tentativi sia sui portali dedicati allo smascheramento di attività di truffa telefonica.

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Valentina Todaro
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