Il Decreto Correttivo approvato il 26 luglio 2024 introduce importanti cambiamenti nella gestione degli avvisi bonari. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 agosto 2024 (D.lgs. 108/2024), questo decreto apporta modifiche significative al concordato preventivo biennale e ad altri aspetti fiscali. Tra le principali novità, spicca l'estensione da 30 a 60 giorni dei termini per rispondere e pagare gli avvisi bonari a partire dal 2025.
Dal 2025, i contribuenti avranno più tempo per rispondere agli avvisi bonari e per effettuare i pagamenti dovuti. Il termine per pagare le somme richieste e per presentare chiarimenti o segnalazioni all'Agenzia delle Entrate passerà da 30 a 60 giorni. Questa modifica, approvata dal Consiglio dei Ministri, mira a ridurre la pressione sui contribuenti, offrendo loro maggiore flessibilità nella gestione delle obbligazioni fiscali.
L'estensione dei termini non solo raddoppia il tempo a disposizione dei contribuenti, ma introduce anche una nuova filosofia nella relazione tra fisco e contribuente. Le implicazioni positive di questa proroga includono:
Il Decreto Correttivo estende anche i termini per il pagamento rateale degli avvisi bonari. Entrando più nel dettaglio, il termine per il versamento della prima rata passa da 30 a 60 giorni, che partono dal ricevimento dell'avviso bonario. Inoltre, viene fissato a 30 giorni il termine per il pagamento delle somme dovute a seguito della liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata.
Oltre alle modifiche sugli avvisi bonari, il decreto correttivo proroga al 15 settembre 2024 il versamento della quinta rata della rottamazione-quater e introduce una tassa piatta opzionale (Flat tax) sull’incremento di reddito concordato, variabile tra il 10% e il 15%. Queste misure mirano a semplificare ulteriormente la gestione fiscale per i contribuenti.
Riepilogando, gli avvisi bonari sono comunicazioni inviate dall'Agenzia delle Entrate a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni dei redditi. A partire dal 2025, i termini per rispondere e pagare queste comunicazioni saranno estesi a 60 giorni, offrendo ai contribuenti un periodo più ampio per adeguarsi alle richieste dell'amministrazione fiscale.
L'estensione dei termini per il pagamento e la risposta agli avvisi bonari è stata fortemente sostenuta dai commercialisti. Secondo Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, questa misura risponde alle esigenze degli addetti ai lavori e alle difficoltà nel fissare appuntamenti presso le sedi territoriali dell'Agenzia delle Entrate. Si prevede che questa proroga contribuirà a decongestionare l'attività dell'amministrazione finanziaria e a migliorare la valutazione delle ragioni dei contribuenti.
L'estensione dei termini per il pagamento e la risposta agli avvisi bonari allinea l'Italia alle migliori pratiche europee in termini di gestione fiscale. Questo cambiamento non solo migliora la relazione tra contribuenti e amministrazione fiscale, ma rappresenta anche un passo significativo verso un sistema fiscale più equo e sostenibile.
Il Decreto Correttivo approvato il 26 luglio 2024, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 agosto (D.lgs. 108/2024), modifica significativamente la gestione degli avvisi bonari. Dal 2025, il termine per rispondere e pagare gli avvisi bonari passa da 30 a 60 giorni, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti. Questa estensione mira a ridurre la pressione sui contribuenti, facilitando la gestione delle obbligazioni fiscali e allineandosi alle migliori pratiche europee.