Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 24 giugno 2024 introduce importanti agevolazioni fiscali per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, prevedendo una significativa riduzione IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. Questo provvedimento rientra nel quadro delle disposizioni del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, successivamente modificato dal DLGS 172 del 2019, che ha stanziato risorse anche per l'anno 2024 per garantire la riduzione IRPEF sul trattamento economico accessorio.
Quello che può essere definito un bonus nelle buste paga delle Forze Armate e di Polizia, introdotto nel contesto del riordino dei ruoli e delle carriere del 2018, è una misura pensata per compensare la rimozione del bonus Sicurezza di 80 euro introdotto dal governo Renzi. Questo strumento consente agli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia di recuperare parte delle imposte versate sul salario accessorio, compresi gli straordinari, fino a un importo massimo stabilito annualmente. Per il 2024, l'importo massimo di riduzione dell'imposta lorda sul trattamento economico accessorio è fissato a 610,50 euro per ciascun beneficiario.
Il decreto specifica che la riduzione dell'imposta si applica al personale militare delle Forze Armate, incluso il Corpo delle capitanerie di porto, e al personale delle Forze di polizia a ordinamento civile e militare. Tuttavia, è necessario che il personale sia in servizio continuo durante il 2024 e che il reddito da lavoro dipendente percepito nel 2023 non superi i 30.208 euro. Nel 2023, i beneficiari sono stati 76.517 unità.
Come abbiamo scritto in precedenza, èer l'anno 2024, l'imposta lorda sul trattamento economico accessorio, che comprende le indennità di natura fissa e continuativa, è ridotta fino a un massimo di 610,50 euro per ciascun beneficiario. Questa riduzione consente di recuperare l'intero importo delle imposte calcolate sul salario accessorio percepito nel corso dell'anno, fino al limite massimo stabilito.
Il sostituto d'imposta applica la riduzione in un'unica soluzione, anche in sede di conguaglio fiscale, fino alla capienza dell'imposta lorda calcolata sul trattamento economico accessorio corrisposto nel 2024. Se la detrazione d'imposta non trova capienza, l'eccedenza può essere fruita in detrazione dell'imposta dovuta sulle medesime retribuzioni soggette a tassazione separata.
La riduzione dell'imposta è cumulabile con altre agevolazioni, come il trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati previsto dall'art. 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge n. 3 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 21 del 2020, e dall'art. 1, comma 3, del decreto legislativo n. 216 del 2023. Inoltre, è cumulabile con la detrazione prevista dall'art. 1, comma 12, della legge n. 190 del 2014.
Le modalità di pagamento di questo bonus sono specificate nel comma 2 dell’articolo 2 del decreto. La riduzione d'imposta viene effettuata dal sostituto d'imposta, in un'unica soluzione, in sede di conguaglio fiscale a fine anno. Pertanto, il pagamento è atteso nel cedolino di febbraio dell'anno successivo, ossia nel 2025 per la defiscalizzazione del 2024. Se la detrazione d’imposta non trova capienza sull’imposta lorda, l'eccedenza può essere fruita in sede di dichiarazione dei redditi, in detrazione dell’imposta dovuta sulle retribuzioni del 2024 soggette a tassazione separata.
Anno | Limite Reddito Dipendente (Anno Precedente) | Importo Massimo Riduzione | Spesa Massima Annua |
2023 | 30.208 € | 610,50 € | 46.750.000 € |
2024 | 30.208 € | 610,50 € | 46.750.000 € |
Questa tabella riassume i limiti di reddito, gli importi massimi di riduzione e le spese massime annuali previste per il 2023 e il 2024.