09 Aug, 2024 - 11:09

Consumi famiglie italiane tornati ai livelli pre-Covid, ma è cambiato tutto: l’analisi

Consumi famiglie italiane tornati ai livelli pre-Covid, ma è cambiato tutto: l’analisi

Negli ultimi trent'anni, i consumi delle famiglie italiane hanno subito trasformazioni significative, riflettendo l'evoluzione tecnologica e le nuove abitudini di vita. Secondo un'analisi condotta dall'Ufficio Studi di Confcommercio, si è registrata una rivoluzione nel carrello della spesa degli italiani, dove cibo e abbigliamento hanno lasciato spazio a telefoni, tecnologia e viaggi. Questo cambiamento non è solo una curiosità statistica, ma una fotografia dettagliata di come sono cambiate le priorità di spesa e le necessità delle famiglie nel corso degli anni.

Come sono cambiati i consumi delle famiglie italiane: boom della tecnologia, +6.500% nella spesa per telefonia

Uno dei dati più sorprendenti emersi dall’analisi è l’incremento vertiginoso della spesa pro capite per la telefonia, che dal 1995 al 2024 ha registrato un aumento del 6.500% in termini reali. Questo boom riflette non solo l'adozione di massa dei telefoni cellulari, ma anche l'evoluzione tecnologica che ha reso gli smartphone e altri dispositivi digitali indispensabili nella vita quotidiana.

Accanto alla telefonia, anche la spesa per PC, prodotti audiovisivi e multimediali ha visto una crescita significativa, con un incremento del 962% nello stesso periodo. Questo dato mette quindi in evidenza l’importanza sempre più crescente della tecnologia nella vita quotidiana, che ha portato le famiglie italiane a investire sempre di più in dispositivi che facilitano il lavoro, la comunicazione e l'intrattenimento.

Consumi famiglie italiane: più tempo libero e cultura, crescita del 90%

Oltre alla tecnologia, un altro settore che ha visto una crescita notevole è quello del tempo libero, con i servizi ricreativi e culturali che hanno registrato un incremento del 90% negli ultimi trent'anni. Questo trend riflette un cambiamento nelle abitudini delle famiglie italiane, che hanno iniziato a spendere di più per viaggi, vacanze e attività culturali, sottolineando un valore crescente attribuito alle esperienze rispetto ai beni materiali.

La filiera turistica, sebbene ancora in fase di recupero dopo l’impatto della pandemia, ha visto una ripresa significativa, con un aumento del 5,6% nel 2024 rispetto all'anno precedente. Questo incremento è pari a una spesa media di 720 euro per viaggi e vacanze e dimostra come il turismo rimanga un settore fondamentale per l’economia italiana, nonostante le sfide poste dalla recente crisi sanitaria.

Riduzione della spesa per beni tradizionali

Mentre la tecnologia e il tempo libero hanno guadagnato terreno, la spesa per beni considerati tradizionali come alimentari e bevande, abbigliamento, mobili ed elettrodomestici ha subito una contrazione. In particolare, la spesa per alimentari e bevande è diminuita del 10,6%, mentre quella per l'abbigliamento ha visto un calo del 3,9%. Anche il consumo di elettricità e gas ha registrato una flessione significativa, con una riduzione del 16,6%, frutto anche delle politiche di risparmio energetico e della maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale.

I consumi delle famiglie italiane nel 2024: lo scenario

Secondo i dati dell'Ufficio Studi di Confcommercio, nel 2024 la spesa per consumi delle famiglie italiane ha raggiunto i 21.778 euro pro capite, superando i livelli pre-Covid del 2019, che si attestavano a 21.250 euro. Tuttavia, questo valore rimane ancora al di sotto del picco del 2007, quando la spesa pro capite era di 21.916 euro. Questo divario evidenzia che, nonostante il recupero post-pandemia, la capacità di spesa delle famiglie non è ancora tornata ai livelli precedenti la crisi finanziaria globale del 2008.

L’analisi di Confcommercio

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato come i consumi legati al tempo libero e alla filiera turistica stiano dando un contributo significativo alla crescita economica del Paese. Tuttavia, ha anche messo in guardia sull’incertezza che ancora caratterizza l’economia italiana, sottolineando l’importanza della tenuta dell'occupazione, della riduzione dell'inflazione e degli investimenti previsti dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per sostenere redditi e consumi delle famiglie.

Il settore turistico, in particolare, sebbene in ripresa, non ha ancora recuperato completamente i livelli pre-pandemici, con spese per viaggi, vacanze e consumazioni fuori casa ancora leggermente inferiori rispetto al 2019.

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Daniele Sforza
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