Una medaglia mai così voluta, desiderata e soprattutto meritata. E' quella di Andy Diaz, la numero 36 per l'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024. E' una medaglia di bronzo e conquistata nella finale del salto triplo con la misura di 17.64, dietro al campione olimpico di nazionalità spagnola Jordan Diaz Fortun che ha vinto l'oro e al portoghese Pedro Pichardo che ha conquistato l'argento. Con quest'ultimo Andy condivide la patria di nascita, Cuba, ma entrambi sono stati rifugiati politici e naturalizzati.
Lui, che in queste olimpiadi correva per le Fiamme Gialle, è e resta un atleta della Libertas Unicusano. E' qui che si è formato ed è sempre qui, grazie all'intervento dei dirigenti della squadra di Livorno e del presidente dell'Università Niccolò Cusano che è riuscito a diventare italiano e a ottenere cittadinanza e passaporto. E' stato un lavoro lungo, ma che ha dato i suoi frutti ed è grazie alla Libertas Unicusano e all'Ateneo che Andy Diaz Hernandez è riuscito prima a gareggiare in diverse competizioni, a vincere la Diamond League e ad arrivare alla conquista di uno storico bronzo, per l'Italia, ma anche per la Libertas Unicusano.
Lui, Andy, non sta nella pelle e dopo aver lavorato e sofferto tanto alla fine della gara ha dato sfogo a tutta la sua gioia. E non poteva essere altrimenti, visto che è un traguardo che ha sognato da tutta una vita. "Ho visto tante persone che sono state al mio fianco dall'inizio del mio percorso, le Fiamme gialle, Fabrizio Donato, tutti i miei allenatori, mia mamma che è qui con me. Sto vivendo un sogno. Nella qualificazione avevo un po' l'ansia di dimostrare perché era la prima volta che gareggiavo con la maglia azzurra, ma oggi mi sono lasciato andare"
Non riesce proprio a trattenere la gioia, Any Diaz, e pensa già a come migliorare perché è uno che da sé stesso pretende sempre tanto. Un ragazzo che ha frequentato e frequenta l'Università Niccolò Cusano che insieme alla Libertas hanno creduto in lui sin dall'inizio.
Una storia particolare quella di Diaz, pensando che nel 2021 alle Olimpiadi di Tokyo non riuscì a gareggiare per via di un infortunio, ma da lì la scelta coraggiosa di abbandonare la sua nazione e di rifugiarsi in Italia con la possibilità di cercare fortuna, speranza e gloria. La svolta arriva grazie all'incontro con Fabrizio Donato, ex campione italiano di salto triplo, bronzo alle olimpiadi di Londra del 2012. E' proprio Andy che contatta Fabrizio Donato via Instagram e da lì nasce tutto. Da lì parte la scalata, le sofferenze, il tanto lavoro e allenamento e le gare vinte con la maglia della Libertas Unicusano di Livorno che alla fine, anche grazie al tesseramento alle Fiamme Gialle, l'hanno condotto fino al bronzo tanto sognato.
Festeggiamenti e celebrazioni particolari non potevano mancare da parte di Stefano Bandecchi e della Libertas Unicusano di Livorno dove il ragazzo e campione italiano ha prima ottenuto la cittadinanza e poi la possibilità di gareggiare. Un rapporto particolare e sentito con Fabrizio Donato, al quale strappa con la misura di 17.75 realizzata a Firenze il primato italiano. Ora non resta che sognare e godersi le gesta di questo splendido e meraviglioso atleta, ragazzo semplice e umile. E campione in tuti i sensi.