16 Aug, 2024 - 16:27

Chi è il 13enne che ha accoltellato un suo coeataneo a Genova: aveva messo un "like" alla foto di una ragazza

Chi è il 13enne che ha accoltellato un suo coeataneo a Genova: aveva messo un "like" alla foto di una ragazza

Chi è il 13enne che ha accoltellato un suo coetaneo a Genova? Agghiacciante episodio alle porte del capoluogo ligure.

Un ragazzino di appena 13 anni ha ferito gravemente un suo coetaneo con un coltello.

Il violento gesto è arrivato al culmine di una disputa adolescenziale, legata ad un interrese per una ragazzina.

Quello che lascia senza parole è come l'aggressore abbia deciso di punire il rivale, attentando alla sua vita con un coltello preventivamente portato da casa.

La vittima ha subito gravi lesioni all'addome e ad una gamba. È stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ma non è in pericolo di vita.

Chi è il 13enne che ha accoltellato un suo coetaneo: la dinamica dell'aggressione

L'aggressione è avvenuta nella serata di ieri, 15 agosto 2024, a Sori, piccolo borgo tra Genova e Camogli.

Il 13enne, che è originario di Recco, aveva dato appuntamento al rivale, di un anno più grande, nei pressi del campetta da calcio della parrocchia per risolvere la disputa.

La discussione era nata a causa di un like lasciato dalla vittima ad un post di una ragazzina, con ogni probabilità ex fidanzata dell'aggressore.

Al punto di ritrovo i due si sono presentati con il supporto di alcuni amici coetanei.

Gli iniziali insulti hanno lasciato presto spazio ad un aggressione fisica, con spintoni e tentativi di percosse.

Ad un certo punto gli animi si sono fatti ancor più tesi. Il 13enne ha sfoderato un coltello, che aveva preventivamente portato con sé da casa, e ha colpito il rivale all'addome e alla parte superiore di una gamba.

Il gesto è quindi apparso una spedizione punitiva nei confronti del 14enne, reo solamente di aver apprezzato un contenuto social di una ragazzina.

I soccorsi

È la serata di Ferragosto e per le vie del centro di Sori ci sono diverse persone per i festeggiamenti della Nostra Signora delle Grazie, patrona del paese.

Sebbene il campetto parrocchiale sia in una zona più defilata, un passante nota che è in corso una disputa tra gli adolescenti.

Si accorge che uno di loro si è accasciato a terra e perde molto sangue.

Immediatamente lancia l'allarme. In pochi istanti sul posto arriva un'ambulanza della Croce Rossa di Sori e, alle sue spalle, una pattuglia dei Carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure.

Si capisce subito che il 14enne ha perso molto sangue e che le ferite sono gravi. Si procede perciò con il suo trasferimento d'urgenza all’ospedale San Martino di Genova.

Qui, l'équipe medica è obbligata ad intervenire con un'operazione chirurgica per bloccare l'emorragia.

L'intervento riesce alla perfezione e, nonostante l'entità delle lesioni appaia grave, il 14enne non è ritenuto in pericolo di vita.

Le indagini dei Carabinieri

Le forze dell'ordine hanno provveduto a raccogliere ogni elemento per ricostruire i motivi dell'aggressione.

Hanno individuato il 13enne e compreso che all'origine dell'effetto gesto ci fosse una reazione di gelosia per un like social.

L'episodio è stato segnalato al Magistrato di turno che non ha potuto emettere alcun provvedimento di arresto data l'età dell'aggressore.

Il 13enne è stato dunque affidato alla custodia dei genitori mentre il fascicolo passerà ora nelle mani del Procuratore Minorile.

Il gesto è aggravato dalla premeditazione in quanto il giovane ha portato con sé da casa l'arma da taglio e dai futili motivi.

Il quadro che emerge dalle investigazioni non rientra in un contesto di difficoltà sociale. Sia l'aggressore che la vittima fanno parte di famiglie senza alcun precedente penale a loro carico.

Sono figli di artigiani e impiegati, e non si potevano prevedere atteggiamenti così violenti.

L'amministrazione comunale di Sori ha espresso indignazione e stupore per l'accaduto. In particolare il vice sindaco Cristiano Benvenuto ha spiegato come nel piccolo paese non fosse mai accaduto niente di simile.

Il gesto, già condannabile in assoluto, è ancor più sconvolgente se si pensa alle motivazioni che lo hanno spinto e alla giovanissima età delle figure coinvolte.

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Valentina Todaro
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