Chi è Anu, la bambina di 6 anni morta dopo aver mangiato una pesca? Nel comune di Bisignano, in provincia di Cosenza, una bambina di soli 6 anni ha perso la vita dopo aver mangiato una pesca.
La piccola, di origini curdo-irachene, nonostante i tentativi disperati degli operatori sanitari è spirata pochi minuti dopo il suo arrivo all’Ospedale di Cosenza.
Anu viveva a Bisignano con i genitori, una sorellina e un fratellino. La famiglia era ospitata dal Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) e stava cercando di inserirsi al meglio nel tessuto sociale cittadino.
La tragedia ha sconvolto tutta la popolazione locale. Tra i primi a manifestare la propria commozione per la perdita della bambina è stato Francesco Fucile, sindaco di Bisignano, che per rispetto ha deciso di annullare tutti gli eventi di festa in occasione del patrono della città.
La tragedia si è consumata in pochi minuti nel pomeriggio di ieri, mercoledì 21 agosto 2024. Secondo la ricostruzione fornita alla stampa, la piccola era con i genitori, nell’appartamento di Valle del Crati dove abitavano. Stava consumando una pesca, quando all’improvviso ha manifestato importanti difficoltà respiratorie. I genitori estremamente allarmati si sarebbero rivolti immediatamente alla farmacia più vicina, chiedendo l’aiuto dei sanitari.
Il personale avrebbe tentato le manovre di primo soccorso per liberare le vie respiratorie. Tuttavia senza risultato. Senza indugio allora i farmacisti hanno contattato il Numero unico per le emergenze 112, richiedendo l’invio di un’ambulanza con tutta urgenza. Anu è stata pertanto trasportata all’Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza.
Le sue condizioni erano ormai già disperate. La piccola senza accorgersene aveva infatti inghiottito anche il nocciolo della pesca che stava mangiando. Questo si è bloccato nella trachea, ostacolando la respirazione. L’équipe medica ha fatto tutto il possibile per salvarle la vita, ma ogni tentativo di liberarla dal nocciolo è stato vano. Il piccolo cuore di Anu ha smesso di battere pochi minuti dopo il suo arrivo alla struttura ospedaliera.
Il personale ospedaliero ha comunicato l’accaduto alle autorità e la Procura della Repubblica di Cosenza ha formalmente aperto un fascicolo di indagine sull’accaduto. Si dovrà analizzare al meglio anche la responsabilità indiretta dei genitori, se stessero adeguatamente sorvegliando la figlia e se il soffocamento potesse in qualche modo essere evitato.
Il magistrato di turno ha ordinato l’autopsia sulla salma in modo da ufficializzare la dinamica del decesso. Completata questa procedura, il corpo sarà restituito alla famiglia per le esequie. Il Comune di Bisignano ha già comunicato che provvederà in prima persona alle spese per i funerali.
La vicenda ha profondamente scosso la comunità di Bisignano. I cittadini si sono stretti nel dolore della famiglia, per questa immane perdita. La famiglia di Anu stava cercando di ricostruire la propria vita, dopo le difficoltà sofferte nella propria terra natale. Avevano trovato ospitalità nel paese calabrese e stavano così cercando di inserirsi nel migliore dei modi nella nostra società, grazie alle associazioni locali di solidarietà.
Il tragico incidente tocca ancor più la sensibilità della popolazione per la giovanissima età della vittima. Il sindaco di Bisignano Francesco Fucile ha diffuso un lungo e toccante messaggio sulla sua pagina Facebook in cui sottolinea la famiglia della piccola fosse arrivata in Calabria in fuga dalle ostilità del proprio paese con la speranza di dare un futuro migliore ai propri figli. Il primo cittadino ha così evidenziato come il dolore per la terribile perdita sia acuito dalle grandi difficoltà che la famiglia aveva già dovuto affrontare.
L’amministrazione, in segno di lutto, ha deciso di annullare tutte le manifestazioni di festa in occasione di Sant’Umile, santo patrono della città, programmate per tutta l’ultima settimana del mese di agosto.