22 Aug, 2024 - 12:11

Chi è Vito Procacci, il Primario del Pronto Soccorso di Bari morto per un malore mentre faceva il bagno: era stato multato per "troppo lavoro" durante il Covid

Chi è Vito Procacci, il Primario del Pronto Soccorso di Bari morto per un malore mentre faceva il bagno: era stato multato per "troppo lavoro" durante il Covid

Chi è Vito Procacci? Si tratta del Primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari morto per un improvviso malore mentre faceva il bagno al mare a mezzanotte.

Il medico aveva 65 anni ed era molto amato da colleghi e pazienti. Era diventato noto alla gente, suo malgrado, per la multa presa durante il Covid per "troppo lavoro".

Chi è Vito Procacci: il malore improvviso

Procacci intorno alla mezzanotte di oggi, giovedì 22 agosto 2024, si è recato sulla spiaggia della Purità nella zona di Gallipoli per fare un bagno. Appena è entrato in acqua però è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo.

La tragedia è avvenuta sotto gli occhi della moglie che lo accompagnava. A nulla sono serviti i tentativi dei soccorsi di rianimarlo. 

L'annuncio della morte di Procacci è stato dato dalla famiglia attraverso il profilo Facebook del medico.

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"Stanotte il nostro amatissimo Vito è improvvisamente salito in cielo proprio come ha vissuto, con la leggerezza e la gioia di vivere che lo rendevano unico. Ha deciso di andarsene nel mare che amava tanto, nella terra per cui ha lottato, fino all'ultimo giorno". 

Il cordoglio di colleghi ed istituzioni

La notizia della morte del medico ha lasciato la comunità di Bari senza parole. Molti i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social network.

In una nota l'ospedale dove lavorava ha omaggiato il primario definendolo un professionista straordinario che rappresentava l'essenza del medico di pronto soccorso, per il quale il servizio era una vera e propria missione di vita. Una guida per tante generazioni di medici d'emergenza, ai quali ha sempre cercato di trasmettere questo senso del lavoro. La sua passione, il suo spirito innovatore e il suo esempio mancheranno a tutta la comunità del Policlinico.

Anche il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci ha voluto lasciare un messaggio per la morte del medico. "Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci. La sua generosità, competenza e dedizione, dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l'emergenza Covid 19, sono state espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi", ha scritto il primo cittadino.

Infine, è arrivato anche il ricordo del governatore della Puglia, Michele Emiliano che ha dichiarato:

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Un risveglio drammatico oggi nell’apprendere dell’improvvisa scomparsa di Vito Procacci, medico, amico e uomo eccezionale. Dirigente medico che non esito a definire eroe, che ha affrontato ogni tipo di emergenza in prima linea dando sempre tutto se stesso per salvare vite e consentire alle persone di guarire. Sotto la sua direzione il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari ha fatto un salto di qualità enorme in questi anni in termini di innovazione, logistica, assistenza e cure diventando un punto di riferimento per l’intera comunità. Per la Puglia è una perdita veramente incolmabile. Mi unisco con grande commozione al dolore della famiglia, del fratello Giovanni, dei colleghi e delle tante persone che gli vogliono bene.

La multa per "troppo lavoro" durante la pandemia Covid 

Il nome di Procacci era salito alla ribalta durante il periodo del Covid-19 quando aveva ricevuto oltre 27 mila euro di multa per gli straordinari fatti, col suo personale per gestire l'emergenza sanitaria.

La sanzione era scattata per avere superato il monte ore previsto per legge e non avere rispettato i riposi prescritti. Il medico si era dunque rivolto direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli una lettera esprimendo "l'amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale a oggi faccio fatica a riconoscermi" e ricordando di avere salvato la vita a circa 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente. Il provvedimento, dopo la denuncia, era poi stato revocato, con pubbliche scuse. 

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Valentina Todaro
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