Perché il Partito Democratico di Elly Schlein potrebbe votare a favore di Raffaele Fitto, l'ormai ex ministro delle politiche regionali, dei fondi di coesione europei e del Pnrr del Governo Meloni? L'idea sta già convincendo l'ala più riformista dei dem, a cominciare da due big: l'ex sindaco di Bari, pugliese come Fitto, Antonio Decaro, e l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che non è iscritto al Pd, ma col Pd è stato eletto nel 2022 in Senato.
Il Pd ha l'occasione per votare a favore di Raffaele Fitto commissario europeo perché la procedura Ue prevede che, dopo la nomina, ogni singolo commissario venga ascoltato dagli eurodeputati nelle commissioni parlamentari che si occupano delle deleghe affidategli. E' un vero e proprio esame, alla fine del quale i coordinatori dei vari gruppi politici esprimono un parere che di fatto è un voto. Una volta che tutti i commissari saranno stati esaminati, sarà il Parlamento Ue, in seduta plenaria, a votare di nuovo la 'fiducia' all'intera Commissione guidata da Ursula Von der Leyen.
Ora: il gruppo socialista, di cui il Pd fa parte, voterà a favore della Commissione, essendo entrato a far parte, a differenza di Fratelli d'Italia e Lega, della maggioranza Ursula. E nelle audizioni dei singoli commissari saranno proprio i dem ad avere la parola decisiva sul comportamento che il Pse deve assumere.
Perché allora, il Pd dovrebbe votare a favore di Fitto a detta di Decaro e Casini? Antonio Decaro ex sindaco di Bari nonché presidente dell'Anci ora europarlamentare in quota dem l'ha messa così:
Giorgia Meloni ha invitato l'opposizione a votarlo? Per Decaro è cosa buona è giusta:
Pierferdinando Casini, invece, al di là del comune passato democristiano, con quali motivazioni spinge il Pd a votare a favore di Raffaele Fitto in Europa?
E quindi, il messaggio a Elly Schlein è arrivato forte e chiaro:
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