Addio a Chad McQueen: causa morte, età, carriera, moglie e figli dell'attore di Karate Kid e figlio di Steve McQueen

E' morto all'età di 63 anni Chad McQueen, attore, produttore e figlio di Steve McQueen. Ad annunciare la notizia sono stati la moglie Jeanie e i figli Chase e Madison, in un post pubblicato su Instagram:

"Con dolore annunciamo la morte di nostro padre Chad McQueen. Il suo notevole viaggio come padre amorevole e il suo incrollabile impegno verso nostra madre hanno davvero costituito l'esempio di una vita piena di amore e dedizione".

Nella nota, la famiglia ha chiesto che venga rispettata la privacy in questo momento difficile. Un amico di vecchia data dell'attore ha riferito al The Hollywood Reporter che il sessantatreenne non si era mai ripreso dopo una brutta caduta avuta nel 2020. Le sue condizioni si sono poi aggravate negli ultimi mesi fino alla morte.

Chad McQueen causa morte, età e carriera

Chad McQuenn era nato il 28 dicembre 1960 a Los Angeles dagli attori Steve McQueen e Neile Adams. Fin da piccolo, era un grande appassionato di automobili, motociclette e corse, interessi che aveva ereditato da suo padre. All'età di 9 anni aveva iniziato a correre con le moto da cross e, in tre anni, vinse vinse la sua classe al World Mini Grand Prix. Successivamente passò alle corse automobilistiche e vinse la sua prima gara: l'evento Mini Le Mans, una pista riservata ai bambini creata sul set del film del 1971 "Le Mans" quando McQueen aveva 10 anni. A 12 anni vinse la sua classe al World Mini Grand Prix.

Chad McQueen iniziò la sua carriera nel mondo del cinema interpretando Dutch in "The Karate Kid" e "The Karate Kid Part II". Ha avuto anche ruoli principali in film d'azione tra cui "Martial Law", "Death Ring" e "Red Line". Ha anche lavorato come produttore, vincendo un Telly Award per il suo documentario Filming at Speed. Dopo essersi ritirato dal mondo della recitazione, è apparso in vari programmi televisivi correlati agli sport motoristici, tra cui Hot Rod TV e Celebrity Rides.

A gennaio 2006 era rimasto gravemente ferito in un incidente al Daytona International Speedway mentre si stava allenando per la gara di auto sportive della 24 ore di Daytona. Riportò la frattura della parte inferiore della gamba sinistra, due fratture alle vertebre e fratture multiple alle costole. Quattro anni dopo, fondò la McQueen Racing, un'azienda che collabora con i leader del settore delle motociclette e delle auto personalizzate per lo sviluppo di auto, motociclette e accessori personalizzati ad alte prestazioni e in edizione limitata.

Moglie e figli

Negli anni 80, Chad McQueen aveva frequentato Jill Henderson White Pasceri, cavallerizza e addestratrice di cavalli. In seguito a questa relazione, aveva conosciuto Slacia Toten che diventò sua moglie nel 1987. La coppia ha avuto un figlio, Steven R. McQueen che è stato personaggio fisso nelle serie Tv "The Vampire Diaries" e "Chicago Fire". Il matrimonio con Slacia naufragò però dopo tre anni. Nel 1993, l'attore convolò in seconde nozze con Jeanie Galbraith nel 1993. Hanno avuto due figli: il figlio Chase McQueen (nato nel 1995) e la figlia Madison McQueen (nata nel 1996).

Il padre Steve McQueen

Nato a Indianapolis il 24 marzo 1930, Steve McQueen aveva iniziato a studiare recitazione all'età di 20 anni. La sua prima esperienza su un set fu quella di comparsa in un film da titolo Girl on the Run, del 1953, mentre nel 1955, lo stesso anno in cui venne accettato all’Actor’s Studio, apparve in alcune serie tv e debuttò a Broadway. Divenuto popolare grazie alla serie western Tales of Wells Fargo, ottenne il suo primo ruolo da protagonista nel famoso b-movie Blob-Fluido Mortale. Nella prima metà degli anni 70, consolidò la sua fama quando Sam Peckinpah gli propose un ruolo da protagonista nel western moderno "L'ultimo buscadero".

Nel 1979 gli venne diagnosticato un tumore associato all'esposizione all'amianto e morì il 7 novembre 1980. McQueen è ricordato, oltre che per il talento recitativo, anche per la sua passione per le corse, motociclistiche e automobilistiche. Quando ne aveva la possibilità, amava fare a meno di controfigure e appariva egli stesso nelle scene che solitamente venivano affidate agli stuntman.