Cagliari-Napoli è stata segnata dal lancio di oggetti e fumogeni che hanno costretto l'arbitro alla sospensione della gara per 7 minuti. Il ritorno della Serie A, ieri 16 settembre 2024, ha avuto come centro d'attenzione pubblica i tentativi di scontri fra tifosi cagliaritani e napoletani.
Il ministro per lo Sport Andrea Abodi condanna l'episodio ma chiede uno scatto concreto che porti ad arginare la violenza negli stadi: "Abbiamo pronti gli scanner biometrici, ma ci sono problemi burocratici. Quei tifosi non fanno parte del calcio".
Il ritorno della Serie A dopo la prima pausa delle nazionali a settembre è stato caratterizzato non soltanto da gol, gesti tecnici notevoli e polemiche arbitrali (come in Monza-Inter o in Genoa-Roma), ma anche dai primi tentativi di scontri fra le opposte tifoserie.
E' accaduto ieri 16 settembre 2024 durante Cagliari-Napoli, con la gara che è stata sospesa dall'arbitro La Penna per 7 minuti. Gli sfottò fra tifosi cagliaritani e napoletani, fra i quali non corre buon sangue da tempo, hanno causato la sospensione. Alcuni tifosi rossoblù non hanno gradito gli striscioni della squadra guidata da Antonio Conte e hanno "risposto" lanciando fumogeni e oggetti.
Un altro episodio che non fa bene al buon nome della Serie A e che riporta all'attenzione del dibattito pubblico il problema della sicurezza negli stadi italiani. Come sono entrati i fumogeni alla Unipol Domus Arena? Il ministro per lo Sport Andrea Abodi avrebbe anche la riposta, che ha il nome di "scanner biometrici", ma ricorda come la burocrazia italiana sia un grosso ostacolo per introdurre questa misura di sicurezza.
A margine della presentazione della nuova curva del Campo dei Miracoli al Calcio sociale di Corviale (Roma) oggi 17 settembre 2024, il ministro Abodi elenca alcune delle possibilità che al momento esistono e che si possono implementare:
Da qui Abodi si fa più netto, nel senso che dal classico titolo di giornale allarmistico bisogna arrivare a delle azioni concrete:
L'inizio della stagione 2024-25 in Serie A e Serie B non era stato ancora caratterizzato da scontri fra tifosi: ieri infatti è stata la prima volta che due tifoserie hanno cercato di colpirsi a vicenda e hanno costretto l'arbitro a far sospendere per alcuni minuti la partita.
Erano passati circa 25 minuti del primo tempo quando i tifosi cagliaritani e quelli napoletani hanno cominciato a lanciarsi oggetti e fumogeni, finiti principalmente dietro la porta del portiere del Cagliari Simone Scuffet. Uno steward cagliaritano è rimasto ferito, mentre i due capitani delle squadre (Giovanni Di Lorenzo per il Napoli ed Andrea Deiola per il Cagliari) hanno chiesto ai rispettivi tifosi di non far peggiorare la situazione e di smettere con il lancio di oggetti.
Dopo circa 7 minuti la gara è ripresa e ha visto la vittoria del Napoli per 4-0. Come segnalato dal ministro Abodi, però, è sempre necessario tenere alta l'attenzione affinché gli sfottò che due tifoserie si lanciano nel corso di una gara non sfocino in attacchi fisici o in agguati al di fuori dello stadio: una tendenza che si è registrata infatti negli ultimi tempi è che i tifosi, per evitare di cadere nei reati penali legati agli scontri negli stadi, si "incontrano" nelle zone circostanti gli impianti sportivi.