22 Sep, 2024 - 10:00

Superbonus per i redditi bassi: a chi spetta e come richiedere il contributo a fondo perduto

Superbonus per i redditi bassi: a chi spetta e come richiedere il contributo a fondo perduto

Nonostante le continue strette alla misura, il superbonus offre un contributo a fondo perduto per i redditi bassi.

Parliamo di una piccola e breve cosa di interventi attuativi generata dalle modifiche che si sono succedute tra lo scorso anno e il 2024. Una direzione che punta a sostenere le categorie più deboli della popolazione. Si chiama Fondo indigenti superbonus e potrà essere richiesto solo fino al 31 ottobre 2024.

Nel testo, facciamo il punto su chi sono i beneficiari, l’importo della misura e come richiedere il contributo a fondo perduto.

A chi spetta il superbonus per i redditi bassi

Con il provvedimento del 18 settembre 2024, l’Agenzia delle entrate introduce una nuova possibilità per alcune categorie di persone che hanno già avviato lavori edilizi.

Chi ha realizzato interventi sugli immobili, nel periodo tra gennaio e ottobre 2024, può avere accesso al contributo a fondo perduto del 70% sulle spese sostenute.

A differenza del passato, non si tratta di una detrazione fiscale, quanto più di una grande possibilità da cogliere al volo, considerando le continue strette alla misura e il destino alquanto incerto dei bonus edilizi.

Il contributo a fondo perduto del superbonus, però, spetta solo ai redditi bassi. La finestra, infatti, viene aperta per le persone a basso reddito, molto più svantaggiate e con minori possibilità per avviare lavori di efficientamento energetico delle proprie abitazioni.

In particolare, la misura si rivolge a una specifica platea: chi ha iniziato i lavori entro il 31 dicembre 2023 e ha raggiunto almeno il 60% dello stato di avanzamento.

A chi è destinata la misura? Soffermandosi sui requisiti personali, la misura è riservata a chi ha un reddito di riferimento determinato attraverso i coefficienti del quoziente familiare non superiore a 15.000 euro.

Importo e limiti superbonus Fondo indigenti

L’importo massimo della spesa agevolabile è pari a 96.000 euro e determinato in relazione alle spese sostenute direttamente dal richiedente, oppure, per gli interventi condominiali, imputate al medesimo.

Si deve far riferimento alla cornice normativa dell’articolo 1, comma 2, del Decreto-legge Superbonus n. 212/2023, convertito in Legge n. 17/2024, e del decreto MEF del 6 agosto 2024.

Il decreto Salva spese mette a disposizione 16,4 milioni di euro, ovvero l’importo residuo del Fondo indigenti dello scorso anno. Si tratta di una misura nata con lo scopo di sostenere i nuclei familiari con redditi bassi, considerando lo scalone che si è verificato a inizio 2024, con la discesa dell’aliquota del superbonus dal 110% al 90% e al 70%.

Come richiedere il contributo a fondo perduto per i redditi bassi

Ogni interessato può presentare una sola domanda per richiedere il contributo a fondo perduto. La domanda deve essere presentata solo ed esclusivamente in modalità telematica, anche per il tramite di un intermediario autorizzato e delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle entrate.

Nella domanda, devono essere presenti i seguenti dati:

  • Il codice fiscale del richiedente;
  • Il codice fiscale del de cuius, nel caso in cui il richiedente sia un erede;
  • Il codice fiscale del legale rappresentante di chi chiede il contributo, nel caso in cui il beneficiario sia minore o interdetto;
  • Le dichiarazioni sul possesso dei requisiti per l’ottenimento del contributo a fondo perduto;
  • Spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024.

Sarà proprio l’Agenzia delle entrate a determinare l’importo del contributo a fondo perduto da erogare. Si baseranno sul rapporto tra le risorse disponibili e contributi richiesti. Si fa presente, infine, che le domande possono essere presentate solo fino al 31 ottobre 2024.

Per conoscere le percentuali di erogazione, però, occorre attendere fino al 30 novembre. Entro la suddetta data, l’Agenzia delle entrate effettuerà la comunicazione attraverso un apposito provvedimento. Successivamente, il contributo verrà corrisposto attraverso un accredito diretto tramite conto corrente bancario o postale indicato al momento della presentazione della domanda.

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Sara Bellanza
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