24 Sep, 2024 - 11:24

Cartelle esattoriali e rottamazioni: cosa aspettarsi dal 2025

Cartelle esattoriali e rottamazioni: cosa aspettarsi dal 2025

Se cambieranno le cartelle esattoriali, ci sarà una nuova rottamazione nel 2025? Chi è decaduto dalla Rottamazione quater potrà rateizzare il debito in 120 rate mensili? I debiti successivi a giugno 2022 potranno essere rottamati prima dell’entrata in vigore della riforma della riscossione? Riceviamo numerose domande sull’evoluzione dei debiti esattoriali per il prossimo anno.

D’altra parte, durante il convegno Telefisco 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito diversi dubbi sulla normativa fiscale. In particolare, l’interesse principale è stato incentrato sulle recenti modifiche introdotte dalla riforma della Riscossione.

Il punto centrale riguarda la gestione delle cartelle esattoriali dal 2025, che avrà un impatto significativo sulla vita dei contribuenti italiani, ma non solo. Analizziamo nel dettaglio le principali novità previste per il prossimo anno.

Cartelle esattoriali e rottamazioni 2025

 La riforma della Riscossione, introdotta con il Decreto Legislativo 110/2024, contiene l'evoluzione della gestione dei crediti tributari affidati all'Agenzia delle Entrate - Riscossione. In particolare, prevede diverse azioni volte al recupero dei debiti iscritti a ruolo, ma offre anche delle alternative particolarmente agevoli per regolarizzarli.

Per questo motivo, si parla della possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali fino a 120 rate mensili con decorrenza dal 1° gennaio 2025 a seconda della dichiarazione o presentazione della certificazione di temporanea difficoltà economica.

Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, i contribuenti possono ricorrere alle disposizioni normative contenute nell'articolo 13 del Dlgs n. 110/2024, nel quale sono previste due casistiche sulla dilazione di pagamento delle cartelle esattoriali.

In particolare, se il contribuente dichiara di essere in una situazione di temporanea difficoltà economica e l'importo da regolarizzare non supera 120mila euro, può richiedere un rateizzo così articolato:

  • 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026
  • 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028
  • 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Se, invece, il contribuente non si limita a dichiarare la sussistenza della temporanea difficoltà economica, ma dimostra con prova la reale condizione economica, ottiene un rateizzo più agevole fino a 120 rate a seconda che l'importo da rateizzare superi o meno 120mila euro.

Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2025 i contribuenti che dimostrano con prova di essere in una situazione di temporanea difficoltà economica possono ottenere un rateizzo del debito iscritto a ruolo da 85 fino a 120 rate mensili.

Cartelle esattoriali e rottamazioni 2025: nuovi criteri di accesso alla rateizzazione

La differenza nel piano di rateizzazione è legata alla dimostrazione o meno dello stato di bisogno economico. A incidere sul rilascio di un piano di dilazionamento dei debiti iscritti a ruolo è la difficoltà economica del contribuente, dimostrata con prova.

È importante sottolineare che i contribuenti (persone fisiche) per dimostrare le difficoltà economiche possono presentare il modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

Diversamente, per le imprese o gli altri soggetti, la base di riferimento è determinata da indici di bilancio.

Nel suddetto articolo si legge:

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la valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà, documentata dal contribuente, è effettuata:per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, avendo riguardo all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare del debitore e all’entità del debito da rateizzare e di quello residuo eventualmente già oggetto di rateizzazione;per i soggetti diversi dai precedenti, in base all’indice di liquidità e al rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo eventualmente già oggetto di rateizzazione e il valore della produzione.

Possibile riapertura dei termini per la Rottamazione quater nel 2025?

Va fatta una premessa: i decaduti dalla Rottamazione quater non si riferiscono solo a chi non ha pagato la quinta rata in scadenza il 23 settembre, ma anche a coloro che, nonostante abbiano richiesto l’ammissione alla misura agevolativa, sono decaduti fin dalle prime due rate.

La Definizione agevolata 2024 è stato un provvedimento adottato dal governo italiano con caratteristiche e forme diverse rispetto alle precedenti edizioni. Pertanto, molti contribuenti, sperando di risollevarsi dai debiti, non sono riusciti a regolarizzare le rate a causa delle differenti criticità insorte nella misura, rispetto ad esempio alla Rottamazione ter.

Difatti, questa Rottamazione delle cartelle esattoriali non ha prodotto gli incassi sperati, sia per la scadenza troppo ravvicinata delle prime due rate, sia per il fatto che i primi pagamenti erano fissati al 10% delle somme dovute a titolo di Rottamazione quater.

Insomma, il beneficio della cancellazione delle sanzioni, interessi e aggio non è stato sufficiente per regolarizzare le somme dovute. Per questo motivo, è possibile che, in vista dell’entrata in vigore della riforma della Riscossione volta a snellire il magazzino dei crediti, si opti per una riapertura dei termini con un nuovo piano di rateizzazione che permetterebbe di sanare la posizione debitoria.

 Infine, la riforma fiscale prevede che alcune parti più specifiche siano definite da un decreto attuativo, che il Ministero dell'Economia deve ancora pubblicare. In questo decreto saranno stabilite le modalità pratiche per applicare le nuove regole.

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Antonella Tortora
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