24 Sep, 2024 - 15:34

La "Vivienne Westwood Nana Collection", quando l'alta moda incontra gli anime: tutti i riferimenti nell'opera di Ai Yazawa

La "Vivienne Westwood Nana Collection", quando l'alta moda incontra gli anime: tutti i riferimenti nell'opera di Ai Yazawa

La "signora del punk", Vivienne Westwood, ha lasciato un'impronta importantissima nel mondo della moda e dell'abbigliamento. Ispiratasi al punk e al recupero di tessuti mai visti come sovversivi (come il tartan scozzese), la stilista ha a sua volta ispirato ambiti che inizialmente sembrano lontanissimi: i manga e gli anime.

La creatrice di "Nana", Ai Yazawa, ha preso a piene mani dalla moda e dall'immagine artistica di Westwood e ha donato ai suoi personaggi, in particolare alla protagonista Nana Osaki, un look inconfondibile e pieno di significati.

Dall'unione di questi due mondi è nata la "Vivienne Westwood Nana Collection": abiti e gioielli che dal mondo di carta sono arrivati nel mondo reale.

Ai Yazawa e la "Vivienne Westwood Nana Collection": quando si incontrano un'icona della moda ed una grande mangaka

I manga e gli anime, come tutti i prodotti dell'ingegno umano, traggono spesso forza dalla realtà che li circonda e che circonda anche i loro autori. Anzi, questi sono meglio definibili come creatori, architetti di mondi complessi ed in cui ogni minimo elemento concorre alla creazione di un qualcosa di organico e che può colpire le corde giuste nei lettori o spettatori.

Arrivato di recente su Netflix, l'anime shojo di Ai Yazawa (e il manga da cui è tratto) "Nana" non sfugge all'assunto. Una storia densa di significati adulti e seri, veicolati da adolescenti alla ricerca del proprio posto nel mondo e a contatto con una realtà non sempre clemente nei loro confronti.

Che dire poi di Vivienne Westwood, stilista scomparsa nel 2022 ed una delle più importanti rappresentanti del suo campo? Se le due cose si uniscono, come ha fatto Yazawa dal maggio 2000 fino al 2009 (attualmente la serie è in pausa), allora il risultato può essere uno solo: un'esplosione di colori e di forme audaci.

L'abbigliamento come rappresentazione del proprio sé e della propria identità, recuperando quasi il valore sociologico delle sottoculture che dagli anni '50 agli anni '80 erano davvero forti e palesi. Un po' annacquatesi a causa dello sfruttamento (anche) commerciale, il punk come lo stile lolita, lo shibukaji (french casual) come lo stile retro-cyber sono recuperati da Yazawa diventano forti e vividi, ma soprattutto significano qualcosa.

Yazawa affolla le tavole di balloon di varie dimensioni, kanji e suoni onomatopeici, ma soprattutto carica tutti i personaggi di dettagli molto accurati e rispondenti alla realtà. Un esempio è il Sovereigns Orb di Westwood, composto dal Globo del Sovrano d’Inghilterra insieme all’anello di Saturno, indossato dalla cantante punk Nana Osaki e riprodotto fedelmente.

E' rimasto impresso nella mente di molti lettori e lettrici anche l’Armour Ring, un massiccio anello in argento diventato uno dei prodotti di punta di Westwood grazie al manga e all'anime. I dettagli e gli accessori servono quindi a raccontare molto del carattere dei personaggi che agiscono e vivono una vita in fin dei conti normale, lontana da situazioni assurde o angoscianti.

Stile e riferimenti delle subculture giapponesi alla fine degli anni '90

Una cosa che non va assolutamente dimenticata è che Yazawa puntò molto sull'apparenza e sull'abbigliamento dei personaggi non come vezzo stilistico, ma come potente veicolo d'espressione dell'interiorità dei personaggi.

C'è chi è eccentrico, chi è dandy, chi mescola pezzi diversi provenienti da mondi quasi agli apposti (come abiti da lavoro e quelli eleganti) e la stessa Nana Osaki mostra una spiccata versatilità nei suoi outfit. Molto spesso alcuni personaggi giocano con gli stereotipi di genere, adottando acconciature, trucco ed abbigliamento che alcuni potrebbero indicare come femminili.

La stessa contrapposizione fra la cantante punk e la sua coinquilina/amica del cuore/rivale in amore Nana Komatsu non potrebbe essere più evidente grazie all'abbigliamento. Komatsu, infatti, rappresenta in gran parte dell'anime e del manga di Yazawa una "ragazza con la testa sulle spalle", preda dei suoi dubbi adolescenziali, ma che non vuole (o riesce) a deviare dal conformismo sociale e da un abbigliamento color pastello.

La cultura punk (con i diversi riferimenti ai Sex Pistols) si fa palese quando si guarda ad alcuni dei personaggi maschili presenti in "Nana". Vediamo ad esempio Ren, il fidanzato di Osaki: gli spiky hair, il chiodo in pelle ed una catena chiusa da un lucchetto attorno al collo sono tutti i simboli di un modo di porsi nel mondo che vuole parlare anche di sfiducia verso il mondo degli adulti.

La fissazione di Yazawa per la moda è anche un dettaglio della vita dell'autrice, che ha sospeso "Nana" dal 2009 per problemi di salute: la mangaka infatti si era iscritta ad un'accademia di moda ad Osaka, prima di arrivare a Tokyo per diventare un'autrice di manga.

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Pasquale Narciso
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