La Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale il compagno di Carmela "Carmen" Girasole, la maestra di scuola elementare morta a Brescia per un aneurisma. Un "atto dovuto", per consentirgli di prendere parte, attraverso un proprio consulente, all'autopsia eseguita ieri, primo ottobre 2024, sul corpo della 45enne.
I risultati dell'esame saranno resi noti entro 90 giorni. Ciò che è certo, secondo Il Corriere della Sera, è che l'uomo, di origini tunisine, si sarebbe nel frattempo reso irreperibile. È indagato per omicidio preterintenzionale: si sospetta, cioè, che possa aver provocato la morte della compagna Carmela Girasole percuotendola o provocandole delle lesioni, senza avere l'intenzione di ucciderla.
I fatti risalgono allo scorso 29 settembre. La donna, 45 anni, era arrivata - in ambulanza, insieme al compagno - al pronto soccorso del Civile di Brescia lamentando un forte dolore alla testa. Poco dopo il ricovero, i medici avevano deciso di operarla; le sue condizioni però erano troppo gravi e si è spenta.
Si pensa che sia stata colpita da un aneurisma cerebrale. Dall'analisi della sua cartella medica è emerso, però, che non era la prima volta che si presentava in ospedale con fastidi simili: una volta avrebbe raccontato di essere caduta dalle scale in casa; un'altra volta, visitandola, il personale medico si sarebbe accorto che sul suo corpo c'erano diversi lividi. Da qui l'ipotesi che i dolori da lei accusati derivassero da traumi subiti.
Il timore, in particolare, è che il compagno, con cui viveva nella zona di Corso Garibaldi, possa entrarci qualcosa. I vicini di casa hanno riferito che i due avevano un legame tutt'altro che disteso: sembra che litigassero spesso. Che la loro relazione fosse turbolenta, a tratti violenta. L'autopsia dovrà chiarire se la donna fosse stata aggredita. Originaria di Matera, risiedeva da anni nel Bresciano, dove lavorava come maestra di scuola elementare alla Ugolini. Poco fa aveva perso la sorella a causa di una grave malattia.
Mentre si aspettano sviluppi, in tanti ricordano la 45enne sui social. "Non ci posso credere. Ti ricordo ancora in piazza a scherzare e ridere. Riposa in pace", scrive qualcuno. "Un forte abbraccio alla mamma Maria e al papà Pietro", gli fa eco qualcun altro, mostrando solidarietà alla sua famiglia, già provata dal lutto.
le parole del sindaco di Montalbano Jonico, Giuseppe Di Sanzo. Le riporta Brescia Today. È Brescia Oggi invece a riferire che le colleghe della donna erano preoccupate delle sue assenze, diventate sempre più frequenti nell'ultimo periodo. Saranno le indagini ad accertare cosa le stesse succedendo. E se il compagno possa aver avuto un ruolo nella vicenda. Per il momento, in mancanza di riscontri, si tratta, ovviamente, di ipotesi.
È stata fatta giustizia, intanto, sulla morte di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato morto in strada nel 1989. Si pensava che si fosse suicidato: i giudici della Corte d'Assise di Cosenza hanno stabilito, dopo trentacinque anni dai fatti, che fu ucciso, condannando a 16 anni, per concorso in omicidio, l'ex fidanzata Isabella Internò, che dal canto suo si è sempre proclamata innocente. Si pensa che abbia premeditato di far fuori il 27enne perché l'aveva lasciata, rifiutando un matrimonio riparatore quando lei, qualche anno prima, era rimasta incinta.