L'inferno sulla Terra. O quasi. Dopo giorni di allarmi e di allerte di ogni genere, ecco che, finalmente (si prova a sdrammatizzare ndr), è arrivato il maltempo, con piogge e vento. E, come avviene di solito, a pagarne le conseguenze sono i cittadini, in questo caso quelli del Lazio e soprattutto, i romani, che, vedendo i tanti video e foto postati sui social, hanno avuto la peggio anche in questa circostanza.
Si segnalano disagi e situazioni delicate in diverse zone della Regione Lazio, ma, forse perché più grande e perché c'è la concentrazione massima di persone, romani e turisti, nella Capitale si stanno registrando problemi a non finire. Ha piovuto tanto, vero, tanta di quell'acqua che non si vedeva da una settimana o giù di lì, ma ogni volta che succede ci sono tante zone di Roma che si bloccano, si allagano, non appena piove da una ventina di minuti o poco meno.
E questo è inaccettabile perché qualcosa deve pur funzionare nella rete fognaria e attraverso i "famosi" tombini, su cui l'amministrazione comunale dice di fare un lavoro certosino (quale?), per far almeno confluire l'acqua e non consentire a persone che stanno rientrando da lavoro o magari a fare la spesa o qualsiasi altra cosa, di fare slalom o di restare impantanati fermi, pregando che la macchina non si fermi, visto che in alcune zone pare che l'acqua abbia sfiorato i cinquanta centimetri.
Una situazione paradossale, in una città che è nel 2024 e che si avvia al 2025 per il Giubileo e mette in evidenza le solite "mostruosità" legate alla disorganizzazione e alla superficialità in alcuni casi. Quartieri lasciati senza che ci sia un controllo specifico e dettagliato per cercare di drenare quanto meno l'acqua e non assistere ogni volta a persone che vengono quasi inghiottite dalla pioggia, modello "Fantozzi".
Bastava andare a fare un giro per il centro, rendersi conto, ad esempio, di centinaia di turisti e anche romani appena usciti dalla stazione Termini per prendere un taxi e aspettare ore invano, e per di più sotto il diluvio. Per carità, può accadere che piova tanto, ma non è possibile che non ci siano mai taxi e che la gente debba aspettare ore per avere la speranza (non certezza) di tornare a casa o in albergo. Ma questa vicenda dei taxi fuori la stazione Termini, almeno a sentire i romani e vedere cosa sta accadendo da questo pomeriggio, sarebbe il meno. Ci sono tante zone allagate in tutta Roma, alberi caduti che hanno bloccato strade e distrutto macchine.
Non è semplice, si sa, ma non è possibile che accadano sempre le stesse identiche cose ogni volta ci sia della pioggia, breve o lunga che sia, Roma e zone limitrofe vanno in panne. Un comune che dovrebbe cercare di prevenire situazioni del genere, soprattutto dopo le allerte di questi ultimi giorni, ma ci sono i cantieri per il Giubileo che, verosimilmente, secondo alcune segnalazioni dei romani, avrebbero subito anche dei piccoli danni dopo le piogge di queste ultime ore. Poca prevenzione e parecchia improvvisazione, il Giubileo che è alle porte mette più paura che speranza.