La prima settimana di ottobre si chiuderà domani con uno sciopero che sicuramente creerà disagi e ritardi per tanti pendolari, lavoratori e turisti. Il 5 ottobre 2024, infatti, i treni di Trenitalia e Italo (cioè quelli regionali e quelli a lunga percorrenza) potranno subire ritardi o cancellazioni a causa di uno sciopero indetto da diverse sigle sindacali.
Vediamo in quest'articolo quali sono le fasce di garanzia, gli orari e le motivazioni dello sciopero.
La giornata di domani 5 ottobre 2024 va a chiudere un periodo decisamente poco fortunato per i trasporti italiani. Dopo i gravi ritardi e le molte cancellazioni di mercoledì 2 ottobre, la prima settimana del mese si chiuderà con uno sciopero che oltre a toccare il trasporto pubblico di grandi città italiane andrà ad impattare anche le tratte ferroviarie sulle quali lavorano Italo e Trenitalia.
Innanzitutto però è bene ricordare che ogni regione vedrà un impatto diverso dello sciopero: i servizi che verranno sospesi quindi varieranno a seconda dell'ente locale che li fornisce ed è bene quindi prepararsi per tempo e controllare tutti gli aggiornamenti sui canali ufficiali.
Anche per questo sciopero sono previste fasce di garanzie che permetteranno per i pendolari e per i lavoratori di spostarsi in caso di bisogno: dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21 di sera. Al di fuori di queste fasce saranno possibili ritardi e cancellazioni dei treni regionali e a lunga percorrenza.
Oltre ai treni stessi, nelle stazioni potrebbero non esser attivi i servizi di scale mobili e di biglietteria automatica.
Le diverse sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero, come Osr Orsa Tpl, Ost Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl Autoferro, Faisa-Cisal, Usb Lavoro Privato, Usb Lavoro Privato ed Osp Orsa Tpl, hanno voluto segnalare ai decisori politici le difficili condizioni lavorative che tanti loro iscritti devono affrontare quotidianamente.
Ciò non riguarda solo il trasporto pubblico locale, ma anche chi lavora con i treni a lunga percorrenza e regionali, che devono affrontare carenze strutturali di lunga data ma negli ultimi tempi anche tante aggressioni nei confronti dei lavoratori. Un qualcosa, questo, che pone in serio pericolo l'incolumità di chi si interfaccia del pubblico, e che non viene bilanciato da retribuzioni adeguate.
Anche il trasporto pubblico di diverse città italiane sarà coinvolto nello sciopero del 5 ottobre: è il caso di Roma e Napoli.