Scatenata e solare, indimenticabili il sorriso che le illuminava il viso e i capelli ricci biondi che svolazzavo di qua e di là al ritmo del corpo e della testa che non riuscivano a stare fermi quando partiva la musica. Alessia Gioffi, classe 1975, è stata una delle ragazze di "Non è la Rai" più amate, è stata una veterana dell'iconico programma di Canale 5, ha partecipato a tre edizioni su quattro. Le sue esibizioni erano pura energia e quando saliva sul palco era così vivace e travolgente che anche le telecamere facevano fatica a starle dietro. E proprio questa sua vitalità piaceva al pubblico, quando cantava e ballava era sempre imprevedibile. Era soprannominata "Terminator" e appellativo non è mai stato così azzeccato. Sbaragliava tutti e scompigliava la trasmissione, nessuno sapeva cosa avrebbe fatto. Avrebbe meritato di più dopo l'avventura "Non è la Rai", eppure le porte chiuse non l'hanno demoralizzata e Alessia Gioffi ha trovato comunque la sua strada. Oggi ha sposato la religione cattolica, vive nel nome di Gesù, nella carità e aiuta le persone bisognose, i poveri. Scende in strada e con generosità e altruismo dona cibo, medicinali, coperte. E tempo, quel tempo così prezioso che lei dedica a chi è meno fortunato. Non rinnega di certo il passato, anzi, ne va orgogliosa e fa il tifo per Pamela Petrarolo, Ilaria Galassi ed Eleonora Cecere, le tre ex ragazze di "Non è la Rai" impegnate in questa edizione, 2024/25, del Grande Fratello, in onda su Canale5. Ed è pronta a rimettersi in gioco nel mondo dello spettacolo, qualcosa bolle in pentola. Ecco cosa fa oggi Alessia e come ricorda l'esperienza nella trasmissione cult di Mediaset ideata da Gianni Boncompagni, andata in onda dal 1991 al 1995. Con grande sincerità si racconta in esclusiva a Tag24.
D. Sta seguendo il Grande Fratello e le ragazze di "Non è la Rai" Eleonora, Pamela e Ilaria?
R. Non sempre ma a volte sbircio un po'. Non amo molto i pettegolezzi e le litigate anche se so che fanno parte del gioco. Le adoro e le stime, ho sentito Eleonora prima che entrasse.
D. Siete rimaste in contatto in questi trent'anni e più?
R. Con Eleonora abbiamo ricominciato a sentirci per uno strano caso del destino. L'estate appena passata, due-tre mesi fa, ero in un bar e ho incontrato sua sorella. In un batter d'occhio mi sono ritrovata in una videochiamata, non la vedevo da non so quanto tempo! Abbiamo ripreso così i contatti. E' stata lei stessa a dirmi che sarebbe entrata nella casa del GF. Con Pamela abbiamo rapporti via social, baci e abbracci su Facebook, con Ilaria, invece, ci siamo frequentate per un po', ho conosciuto uno dei suoi figli ma poi ci siamo perse di vista. Vi racconto un aneddoto divertente, alla Gioffi proprio, qualche anno fa ho organizzato una cena fighissima per rivederci, noi ragazze di "Non è la Rai", alla quale non sono riuscita a partecipare per problemi con i mezzi pubblici. Mi volevano linciare (ride ndr).
D. "Non è la Rai" che esperienza è stata per lei?
R. Bellissima, era il periodo ad essere speciale. Ero adolescente, spensierata, avevo ancora la mia famiglia unita, avevo degli amori innocenti. Era tutto leggero. Ho vissuto l'esperienza al meglio, mi sono divertita molto. Non facevo pettegolezzi, non volevo che le ragazze venissero da me per sparlare di altre. Se ci provavano mettevo subito i paletti e stoppavo subito l'intenzione.
D. Com'è stata scelta per il programma?
R. Avevo vinto la sezione ballo del programma "Bulli e Pupe" (spin off di "Non è la Rai" andato in onda nell'estate del 1992, ideato da Boncompagni ndr) e Boncompagni mi propose di entrare nel gruppo di "Non è la Rai". Avevo 17 anni.
D. Le sue esibizioni sono rimaste nella storia, scatenate e divertenti. Le preparava o erano improvvisate?
R. Erano tutti sempre in ansia perché non sapevano cosa avrei fatto sul palco e sinceramente nemmeno io. Dopo le esibizioni mi "cazziavano" sempre, mi rimproveravano di rompere sempre le attrezzature, tipo i microfoni, e si arrabbiavano. A volte quando i rimbrotti erano troppi veniva da me Gianni Boncompagni e mi diceva di nascosto: "Non ti preoccupare, sei stata bravissima, continua così". Una volta, prima di una prestazione, mi vietarono categoricamente di ballare su un prato allestito al centro dello studio per una sfilata. Io cosa feci? Mi ci buttati subito, mi tuffai di pancia e strappai le margherita una ad una. Anche i vestiti li sceglievo io, per questo ho lottato parecchio. Indossavo quello che mi rispecchiava, volevo essere me stessa. Boncompagni mi ha sempre lasciare libera di fare, sperimentare. Mi ha richiamata solo due volte in tre anni.
D. Indimenticabile il duetto con Gianluca Grignani, molto romantico. Cos'è successo dopo?
R. Siamo usciti dallo studio al Palatino, l'ho caricato sul motorino, lui aveva la chitarra sulle spalle, e siamo andati in una villa di Roma, vicino al Colosseo. Mi ricordo che era il giorno di San Valentino, credo il 1995, e pioveva. In quel parco ci siamo dati il primo bacio. E' stato bellissimo. Non lo dimenticherò mai. E' stato un colpo di fulmine.
D. Avete avuto una storia?
R. Credo che neanche lui si aspettasse questa emozione. Abbiamo vissuto una bella storia fino a quando non si è messa in mezzo Ambra Angiolini.
D. Non era la sua migliore amica all'epoca?
R. Sì, per questo ha fatto molto male quello che è successo. Non eravamo fidanzati ma era nato qualcosa di bello con Gianluca e lei sei è messa in mezzo. Ambra sapeva quello che provavo per lui, le parlavo sempre di lui. Essere traditi dalla tua migliore amica è davvero doloroso.
D. Perdonò Ambra?
R. Sì, eravamo ragazzine.
D. Che rapporto è stato quello con Ambra Angiolini?
R. Abbiamo vissuto alti bassi, siamo state legatissime. Abbiamo litigato, poi abbiamo fatto pace. Ci siamo divise nuovamente. È un amore e odio che va avanti da una vita.
D. L'ultima volta che vi siete viste?
R. Purtroppo al funerale di Gianni Boncompagni (nel 2017 ndr).
D. Le piacerebbe incontrarla ora che siete due donne adulte e fare due chiacchiere?
R. Assolutamente sì, mi piacerebbe guardarla negli occhi e magari chiarire tutte le incomprensioni.
D. L'ha più risentito Gianluca Grignani?
R. Ricordo che mi chiamò una volta qualche anno dopo ma io ero fidanzata, tra l'altro con un cantante. Quasi a farglielo apposta. Stavo con Stefano Zarfati, cantava tra i brani famosi "C'è che ti piace", fece il botto con "Correre di notte". Era il 1997.
D. Dopo l'esperienza a "Non è la Rai" cosa ha fatto?
R. Nonostante qualche pregiudizio sulla partecipazione al programma di Boncompagni lavoravo in programma sulle tv satellitari, facevo serate.
D. Come si è avvinata alla fede, a Gesù?
R. Ho accolto Dio dentro di me più di dieci anni fa. Mi ricordo che stavo per cominciare uno spettacolo a teatro, avevo scritto un libro che poi sarebbe dovuto diventare un film. Insomma ero presa dal mio lavoro. Era prima di Natale e in una chiesa ho sentito la Mamma del cielo che mi spronava a donare i miei vestiti ai poveri. Sono andata in strada con il cuore aperto ai poveri e da lì non mi sono più fermata.
D. Opera da sola o è volontaria di un'associazione?
R. Faccio tutto da sola perché gestisco il tempo da dedicare alle persone. Porto loro non soldi ma medicine, cibo e coperte. Soprattutto le ascolto perché hanno bisogno di carezze, coccole. Amore. Il mio sogno è quello di dar vita a un'associazione tutta mia che faccia proprio questo. Se servono soldi per pagare una bolletta a una persona in difficoltà allora vado a fare le pulizie, mi occupo dei giardini come ho fatto finora. Ho fatto tanti lavori. Ho proprio voluto vivere umilmente.
D. Non ha mai paura, la strada a volte nasconde insidie?
R. Mai, perché Dio mi protegge sempre.
D. E' vero che vuole mettere all'asta i cimeli di "Non è la Rai" e con il ricavato aiutare il prossimo?
R. Quella era l'intenzione, poi ho deciso di regalarli. A Natale farò tutti pacchetti. Darò anche il gilet che ho indossato nell'ultima puntata. Donerò tutto, sto ricevendo una marea di richieste.
D. Cos'è successo con Elenoire Ferruzzi, l'influencer trans, ex gieffina, impegnata da anni nella sensibilizzazione dei diritti delle persone transessuali?
R. Girava sul web un video in cui Elenoire mi definiva brutta e orrenda. Me l'hanno inviato visto che la notizia era stata riportata da diversi giornali. Invece di risponderle per le rime e alimentare il caso ho deciso di scrivere su Facebook un post d'amore.
Il post recita così:
D. Come si è risolta la questione?
R. Elenoire si è scusata ed è nata una bellissima amicizia, siamo sempre al telefono a chiacchierare. A breve andrò a Milano per incontrarci di persona. La adoro. Stiamo pensando di fare qualcosa insieme, abbiamo progetti per il teatro e la tv. Vogliamo aiutare gli altri. Qualcosa bolle in pentola già per Natale.
D. Non siete due mondi completamente diversi?
R. No, siamo due mondi che si incontrano e parlano la lingua dell'amore. Gesù accetta tutti, ha perdonato anche coloro che lo hanno messo in croce. Gesù ama tutti e vorrei che questa cosa la capissero le persone gay e trans perché molti non vanno più in chiesa per para di essere giudicati.
D. E' pronta a rimetterti in pista, a tornare nel mondo dello spettacolo?
R. Sì, dentro di me ho una forza incredibile. Per oltre dieci anni sono stata lontana dai riflettori, ora mi sento pronta.