Alessandro Borghi potrebbe essere il protagonista di "Mala. Roma Criminale", il film tratto dal libro di Francesca Fagnani. La giornalista e l'attore di "Suburra" si sono visti da soli per una cena, il che ha alimentato le voci su un possibile coinvolgimento di Borghi nel progetto. E' di qualche settimana fa l'annuncio che Fremantle ha acquisito i diritti del libro per due diversi progetti, un film e una serie tv, con un soggetto che sarà firmato da Leonardo Fasoli e dalla stessa Francesca Fagnani.
A lanciare la notizia su un coinvolgimento di Alessandro Borghi è stata Deianira Marzano. L'esperta di gossip ha condiviso nelle storie Instagram uno scatto in cui l'attore è a pranzo con la giornalista e conduttrice di "Belve". Subito dopo, ha ricevuto un messaggio privato da parte di un utente che ha confermato che l'attore sarebbe stato preso in considerazione per il ruolo da protagonista:
Borghi è uno degli attori del momento e sicuramente averlo come protagonista in un film è un bel colpaccio. Come ha fatto poi notare l'utente, è da escludere ovviamente l'interesse della Fagnani per un'intervista a tu per tu in quanto Alessandro Borghi era stato ospite proprio di recente a "Belve".
La notizia di questo incontro ha entusiasmato i fan dell'attore che si è sempre cimentato in ogni sfida professionale con grande determinazione e coraggio. Basti pensare al suo Stefano Cucchi nel film "Sulla mia pelle" ma anche a Rocco Siffredi nella serie "Supersex".
Non è poi la prima volta che Alessandro Borghi viene chiamato ad interpretare personaggi che si muovono sullo sfondo di una Roma criminale in cui intrighi, giochi di potere, alleanze e faide criminali la fanno da padrone. Oltre a prendere parte al film "Roma Criminale", l'attore ha vestito i panni di Aureliano nella serie "Suburra".
Il libro di Francesca Fagnani "Mala. Roma Criminale" è un'inchiesta ben documentata che svela chi sono i nuovi padroni di Roma. Tutto parte dall'omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. L'uomo, capo degli Irriducibili della Lazio, venne freddato da un sicario mentre stava seduto su una panchina al Parco degli Acquedotti.
Diabolik in realtà si scopre essere solo la punta dell'iceberg di una rete di organizzazioni criminali che governano il territorio: connection tentacolare che comprende il cartello di Michele ‘o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e poi il sodalizio, spietato e potente, degli albanesi, che sono cresciuti all'ombra di Piscitelli e sono diventati i Signori del narcotraffico. Così, la vendetta è l'innesco di un conflitto senza quartiere per il controllo delle piazze di spaccio, dal litorale ostiense a Tor Bella Monaca: un business gigantesco in cui tonnellate di coca muovono milioni.
Per raccogliere testimonianze, la Fagnani è andata in giro per la periferia di Roma incontrando i peggiori figuri della capitale. Proprio per i temi affrontati nel libro la conduttrice aveva ricevuto tempo fa delle minacce dalla criminalità organizzata. La prefettura aveva attivato nei suoi confronti un servizio di vigilanza con controlli frequenti sotto la sua abitazione.
Nel libro, la Fagnani ha parlato anche del boss della camorra Michele Senese, considerato a Roma il re del narcotraffico. Un uomo che stando al suo racconto avrebbe favorito l'ascesa nella carriera criminale da parte di Diabolik.
Laureata in Lettere, Francesca Fagnani ha cominciato a collaborare con Rai a partire dal 2001, facendo parte della sede distaccata di New York. Dopo aver fatto ritorno nella Capitale, ha esordito come giornalista televisiva nei programmi di Giovanni Minoli e Michele Santoro. Dal 2018 è diventata autrice e conduttrice di Belve.