24 Oct, 2024 - 16:59

Regionali Liguria 2024, le elezioni che nessuno vuole perdere. Schlein e Meloni a Genova per tirare la volata ai candidati

Regionali Liguria 2024, le elezioni che nessuno vuole perdere. Schlein e Meloni a Genova per tirare la volata ai candidati

E’ partito il conto alla rovescia per le Elezioni regionali in Liguria. Ancora 48 ore di campagna elettorale e poi tutti ‘in silenzio’ prima dell’apertura delle urne domenica 27 e lunedì 28 ottobre.

Attesi domani – venerdì 26 ottobre – a Genova tutti i big dei principali partiti di maggioranza e opposizione per 'tirare la volata' ai due principali candidati alla poltrona di Presidente della Regione: l’ex ministro della Giustizia del Pd, Andrea Orlando per il campo largo di centrosinistra, e il sindaco di Genova Marco Bucci, candidato unico della coalizione di centrodestra.

Si preannuncia un testa a testa serrato con i due candidati separati da pochi punti percentuali e la necessità di portare alle urne il maggior numero di persone possibile. Un test elettorale che nessuno vuole fallire, poiché in gioco c'è molto più della guida della regione per i prossimi cinque anni.

Regionali Liguria 2024, perchè è importante vincere le elezioni?

L’appuntamento con il rinnovo del Consiglio regionale ligure è il primo della tornata elettorale autunnale. Si comincia con la Liguria questo fine settimana e si continua il 17 e il 18 novembre con l’Umbria e l’Emilia Romagna, le ultime due regioni al voto del 2024.

Le Elezioni regionali in Liguria rappresentano un test elettorale importante che nessuno vuole fallire, perché al di là degli esiti – tutt’altro che scontati – avranno pesanti ripercussioni anche sulle sfide elettorali nelle altre due importatissime regioni chiamate al voto, ma soprattutto a livello nazionale, ragion per cui nessuno, né in maggioranza né all’opposizione, è disposto a perdere.

Perché le Elezioni regionali in Liguria sono così importanti per le sorti politiche del paese? In primis perché rappresentano il debutto assoluto del cosiddetto ‘fronte progressista’, l’ex campo largo di centrosinistra qui composto da Pd, M5s, Avs e Azione che - a fronte della ricomposizione della frattura con Italia Viva – dovrebbe rappresentare la possibile alternativa al centrodestra di Giorgia Meloni per la guida del Paese.

Sono un test fondamentale perché una vittoria del centrosinistra rappresenterebbe la prima vera spallata dell’opposizione all’attuale maggioranza di Governo e aprirebbe la strada al bis in Emilia Romagna, dove l’opposizione è favorita. Più difficile la partita umbra dove la governatrice uscente Donatella Tesei, è data per favorita nei sondaggi.

Campo progressista, è in gioco la leadership della coalizione?

La sconfitta del campo progressista, invece, potrebbe rappresentare un duro colpo per la costruzione del progetto ‘caparbiamente’ unitario portato avanti dalla segretaria del Partito Democratico che con una sconfitta potrebbe veder vacillare anche la sua leadership della coalizione.

Leadership che, secondo alcuni, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, starebbe cercando di erodere anche utilizzando lo scontro con Italia Viva per imporre la propria linea come accaduto ad esempio in Liguria, dove l’esclusione di Matteo Renzi ha senza dubbio segnato un punto a favore del leader pentastellato.

Genova, Schlein e Meloni in città per sostenere i candidati

E’ per questa ragione che, nelle prossime ore, i big di maggioranza e opposizione arriveranno in Liguria per sostenere i rispettivi candidati, divisi nei sondaggi da pochi voti, in un testa a testa che promette di riservare molti colpi scena.

Attesa a partire dal pomeriggio di domani ai Magazzini del Cotone, alle 16,30, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con i suoi due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, per sostenere la candidatura di Marco Bucci.

Appuntamento in Piazza Matteotti alle 17,30, invece, con il candidato Andrea Orlando, la segretaria del primo partito di opposizione Elly Schlein, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e i leader degli altri principali partiti di centrosinistra, Carlo Calenda per Azione e Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per Avs.

Tutti all’ombra della Lanterna, in un derby per una volta politico e non calcistico.

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Maria Rita Esposito
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